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sabato 17 maggio 2008

L'ITALIA? XENOFOBA!! PAROLA DEGLI SPAGNOLI!

La Spagna giudica la politica italiana in materia di immigrazione xenofoba. L'attacco arriva per bocca della numero due dell'esecutivo Zapatero, Maria Teresa Fernandez de la Vega, le cui frasi sono riportate da El Mundo. Riferendosi agli arresti di massa, Fernandez de la Vega durante una conferenza stampa ha detto che "il governo spagnolo respinge la violenza, il razzismo e la xenofobia e, pertanto, non può condividere ciò che sta succedendo in Italia. La Spagna lavora a una politica dell'immigrazione legale e ordinata, che permetta il riconoscimento di diritti e doveri". Esistono, ha ricordato ancora, "meccanismi legali per arginare l'immigrazione clandestina. Sono questi i meccanismi da utilizzare, e non altri".

Dopo qualche ora, il ministro Franco Frattini risponde da Lima, dove si trova per il vertice Ue-America Latina. "Da parte della Spagna non c'era nessuna intenzione di accusare e rimproverare il governo italiano" ha detto Frattini. Sullo stessa linea il premier spagnolo José Luis Rodriguez Zapatero che cerca di chiudere ogni polemica, dichiarando: "Non c'è stato nessun incidente, nessun problema". Riferendosi alle dichiarazioni della vice premier, Zapatero ha quindi affermato che "la vicenda è stata chiarita" a Lima in un colloquio tra il ministro Frattini e un segretario di Stato spagnolo. Fonti della delegazione spagnola al vertice di Lima hanno dal canto loro detto alla stampa che i governi di Spagna e Italia "hanno concordato che si è trattato di un malinteso".

Già in precedenza la Farnesina aveva gettato acqua sul fuoco: le dichiarazioni della vicepremier "non hanno mai voluto riferirsi direttamente alle misure del governo italiano in materia di regolamentazione dell'immigrazione clandestina" e non volevano esprimere "nessun elemento critico rispetto al pacchetto-sicurezza che il governo si appresta a varare". C'è già stato "un chiarimento" con il governo spagnolo "per via diplomatica, attraverso l'ambasciata italiana a Madrid".

Poco prima Stefania Craxi, sottosegretario agli Esteri, aveva parlato di "anime belle" che "dovrebbero documentarsi", mentre Fabrizio Cicchitto, capogruppo Pdl alla Camera, trova sorprendente l'affondo, dicendo che "la Spagna non può darci lezioni".

Ma le proposte del nuovo governo italiano in materia di sicurezza e lotta ai clandestini fanno discutere.

L'Unione europea dice no al ripristino i controlli alle frontiere, anche se si prepara a introdurre i ''visti biometrici'', che conterranno le impronte digitali di tutti i cittadini. Lo dice il portavoce della Commissione riferendosi alla proposta del ministro degli Esteri Franco Frattini, che ha detto che il trattato di Schengen andrebbe rivisto. Allo stesso tempo l'Osce, da Vienna, esprime "preoccupazione per i violenti attacchi" a un campo nomadi a Napoli sollecitando le autorità italiane ad "assicurare la protezione della popolazione rom".

Sulla lotta all'immigrazione clandestina interviene oggi anche il leader libico Gheddafi, che accusa i governi europei di pianificare la morte di centinaia di migranti africani, affondando i barconi che cercano di raggiungere il continente. Parlando ad un incontro con i capi dei sindacati africani, Gheddafi non fa cenno in modo esplicito all'Italia, ma sottolinea l'esistenza di una "tragedia in pieno svolgimento: nel Mar Mediterraneo una guerra è stata mossa contro gli africani". L'Europa, aggiunge poi il leader libico, "vuole difendersi e impedire ai migranti di raggiungere le coste. Così, colpisce le loro barche e poi annuncia che tutte le persone a bordo sono morte. Talvolta, con il pretesto di soccorrere un barcone lo rovesciano, e ne fanno morire gli occupanti".

FONTE:LA REPUBBLICA.IT

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