Quickribbon VOX POPULI CATANIA: INCREDIBILE: L'INTER SPRECA IL MATCH POINT E IL CATANIA CONTRO LA ROMA SI GIOCA TUTTO!!!.

domenica 11 maggio 2008

INCREDIBILE: L'INTER SPRECA IL MATCH POINT E IL CATANIA CONTRO LA ROMA SI GIOCA TUTTO!!!.


I DUE PROTAGONISTI DELLA DOMENICA
Materazzi sbaglia il rigore dello scudetto
Del Piero spegne i sogni del Catania

LA PARTITA DELL'INTER

L’Inter spreca il secondo match point scudetto. Pareggia 2-2 in casa con il Siena, sprecando due volte il vantaggio, e fallendo un rigore. Al gol di Vieira risponde Maccarone, a quello di Balotelli replica Kharja. E Materazzi si fa parare un penalty da Manninger. Ora la Roma è -1, dopo il successo sull’Atalanta, per vincere il tricolore alla banda Mancini servirà una vittoria a Parma nell’ultima giornata. La "pazza" Inter ha colpito ancora, dunque, sprecando il non sprecabile, di fronte a un Siena mai domo, che ha giocato oltre ogni aspettativa. E dire che dopo lo spavento del primo tempo, rimediato allo scadere da Turbo Mario, nessuno qui a San Siro, neanche un tifoso ospite, avrebbe immaginato un pari. L’Inter resta favorita e padrona del proprio destino, ma l’aspetta una settimana psicologicamente terribile.
PRIMO TEMPO DA BRIVIDI - I primi 45’ che non ti aspetti. Vibranti, combattuti. L’Inter sembra un toro che carica a bassa la coreografia tricolore mostrata dalla curva nord. Tutti avanti, non c’è tempo da perdere. Il Siena è in difficoltà ma resta calmo, ragiona, con Locatelli ispirato, e riparte quando può, deciso a non recitare la parte della vittima sacrificale. Dunque: subito un destro di Vieira, Manninger si tuffa, San Siro trattiene il respiro, palla a lato. Poi la replica di Kharja, a mettere le cose in chiaro - il Siena non è qui in gita, Julio Cesar risponde con una presa sicura. L’Inter si riversa tutta in avanti. Traversa di testa di Materazzi su angolo da sinistra di Balotelli. Sale alto il grido Inter-Inter. Il pubblico si gasa, spinge la banda Mancini.
SCHIACCIATO - Che chiude subito il Siena nell’angolo: tutto schiacciato nella sua area di rigore, alle corde. All’11’ arriva il gol tanto agognato. Lo segna di testa Vieira, su angolo da destra di Jimenez. San Siro esplode. Sembra il gol scudetto. Ma, siccome è meglio star sicuri, l’Inter insiste a caccia del 2-0. Ma al 30’ succede l’impensabile. Kharja si accentra dalla destra e suggerisce per il taglio di Maccarone che brucia Burdisso sullo scatto e di destro di prima intenzione trova l’1-1. San Siro ammutolisce. Accusa il colpo, come l’Inter. Il pubblico riprende fiato quando sul tabellone luminoso arriva la segnalazione dell’1-0 del Napoli sul Milan. Qualche primo mugugno dagli spalti arriva al 40’, per un passaggio comodo toppato da Maxwell. Affiora un minimo di nervosismo.
IL BIVIO DELLA GARA - Al 41’ il Siena ha la clamorosa occasione del 2-1: Rossi in contropiede fila via come un treno alta velocità, approfittando di una difesa in momentaneo sciopero, Julio Cesar è provvidenziale in uscita. Una parata che vale oro. Perchè al 45’ Balotelli a porta vuota segna il 2-1 di testa, sugli sviluppi di un fallo laterale di Maicon su cui Vieira aveva fatto la sponda mandando in tilt la serratura toscana. Sospiro di sollievo generale di San Siro, abbracci sugli spalti. La paura è di nuovo messa da parte, in un angolino, nella speranza di 80.000 anime che non torni più d’attualità.
BEFFA - Cruz sfiora subito il 3-1. Il suo sinistro finisce a lato, il popolo nerazzurro dovrà soffrire ancora un po’. L’Inter insiste, in fuga dalla paura. I minuti passano, il pubblico applaude. Ritmato. Quando Maccarone spinge forte in contropiede arrivano i fischi: il groppo in gola è sempre lì, ancora da buttare giù. Al 18’ esce Balotelli, per crampi. Viene sommerso dagli applausi. Dentro Suazo. Al 24’ del secondo tempo arriva la beffa. Ficagna, dopo un errore di Maxwell, centra dalla destra, respinta corta di Burdisso, Kharja trova l’interno destro del 2-2 da fuori area. Clamoroso. Stadio annichilito. Silenzio. Ora saltano tutte le tattiche: Inter all’arrembaggio. San Siro prova a dare una mano, ma i tifosi nerazzurri vedono spettri mai fugati.
IL RIGORE - Poi Gava vede un rigore discutibile per un contatto in area Riganò-Materazzi. Dal dischetto Materazzi, l’eroe di Siena un anno fa. Il difensore tira forte, Manninger para. Lo stadio è scioccato. Terrore generale e feste del gruppetto dei tifosi ospiti. L’Inter è tutta sbilanciata, sfiora il gol con Jimenez, chiede il rigore con Vieira. Ma il gol non arriva. Finisce 2-2. Tra i fischi. Campionato aperto, incredibile.



LA PARTITA DEL CATANIA

Alessandro Del Piero è un uomo vero oltre che un campione. Per conferme chiedete al Catania, salvo fino a un minuto dal novantesimo e condannato a giocarsi tutto domenica prossima con la Roma dalla professionalità del fuoriclasse veneto. L'1-1 di Torino, che per i bianconeri non cambia nulla, costringerà i siciliani a cercare almeno un punto coi giallorossi, per contenere la disperata rimonta del Parma e perfino dell'Empoli. La Juve ha costruito la sua ottima stagione sulla caparbietà, sulla voglia di non mollare mai e di onorare la maglia, oltre che sul talento di 4-5 uomini. Ecco perchè i bianconeri, pur senza giocare con la consueta intensità, onorano la sfida dall'inizio alla fine, sbagliano molti gol, vanno sotto immeritatamente e trovano il meritato pari con Del Piero, ancora una volta migliore in campo. Che ora raggiunge Trezeguet e Borriello in vetta alla classifica marcatori e cercherà di vincerla sabato a Genova.
LA PARTITA - Ranieri propone il duttile Grygera a sinistra per lo squalificato Molinaro, a centrocampo rimpiazza l'acciaccato Zanetti col solito, anonimo, Tiago e dà fiducia a Palladino con Nedved in panchina. E chissà che Ranieri, viste le incertezze sul futuro del campione boemo, non abbia già deciso di incoronare il giovane delfino sul regno di quella fascia sinistra dove Pavel l'ha fatta da padrone per anni. Zenga rinuncia all'infortunato Polito e piazza Martinez e Vargas alle spalle di Mascara, tecnicamente interessante ma con scarso perso specifico. I bianconeri, pur senza dannarsi l'anima, sfiorano il gol in tre circostanze con Del Piero (molto più motivato di Trezeguet nella rincorsa al titolo di capocannoniere). La più clamorosa al 36' dopo una meravigliosa combinazione proprio col francese. Ma il Catania tiene il campo in maniera dignitosa, stuzzicando Buffon con Vargas su punizione. In avvio di ripresa il gollonzo di Martinez (che segna con la pancia da terra dopo che Buffon, senza subire fallo a quanto pare, manca l'intervento dopo un corner) cambia le carte in tavola. La Juve comunque prova a reagire e crea due clamorose occasioni con Trezeguet, la seconda sventata nel finale da Bizzarri con una prodezza appena prima della zampata di Del Piero su cross di Chiellini. E chi aveva già iniziato a fare sorrisini ironici su certi risultati delle ultime giornate è servito.



FONTE: GAZZETTA.IT

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