Quickribbon VOX POPULI CATANIA: GOVERNO SOTTO ESAME (1) L'ABOLIZIONE DELL'ICI

sabato 10 maggio 2008

GOVERNO SOTTO ESAME (1) L'ABOLIZIONE DELL'ICI


Cercheremo per quanto ci è possibile di aggiornarvi sull'attività del nuovo governo analizzando tramite una rassegna stampa completa pregi e difetti dei provvedimenti.

Giulio Tremonti stringe i tempi per le misure dei "100 giorni": si parla di un decreto finalizzato a sgravi fiscali, aumento del potere d'acquisto e rilancio dell'economia. L'obiettivo, sul quale si sono trovati in sintonia i ministri dell'Economia e del Welfare Maurizio Sacconi nell'improvviso incontro di ieri a Via Venti Settembre, è quello di mantenere le promesse elettorali.

In prima linea c'è l'annunciata abolizione dell'Ici: sarà con tutta probabilità un decreto legge - pronto per il consiglio dei ministri che si terrà nella settimana che va dal 19 al 25 maggio - che allargherà l'esenzione dall'attuale platea del 40 per cento delle prime case al complesso del 100 per cento. Costerà circa 2 miliardi e servirà, negli intenti del governo, a risolvere definitivamente una questione già affrontata dal governo Prodi (che aveva elevato lo sconto a circa 300 euro).

Contemporaneamente, ovvero nell'ambito di un unico decreto, o subito dopo, toccherà al provvedimento per la detassazione Irpef degli straordinari: il provvedimento ha un costo che, in relazione al meccanismo che sarà utilizzato (cedolare secca del 10 per cento o una diversa graduazione), viene valutato dai 2 ai 4 miliardi. Proprio per misurare l'impatto di questa misura e graduarne l'effetto, i tecnici sono alacremente al lavoro. La misura infatti non ha precedenti in Europa e non è possibile limitarsi a "copiare" il modello-Sarkozy perché in Francia la detassazione degli straordinari è stata fatta per aggirare il divieto della legge sul tetto settimanale delle 35 ore.

Ieri Tremonti ha riunito nella Sala Beniamino Andreatta anche i tecnici della Ragioneria dello Stato che dovranno occuparsi della due diligence, cioè della verifica dei conti lasciati dal governo Prodi. Il punto di partenza è la Ruef (la ex Trimestrale)che già dava una forchetta del 2,4-2,6 per cento e le prime valutazioni indicano che ci si aggira sulla parte più alta della previsione. Confermata la stima di un Pil assai debole (lo 0,3 prevede l'Fmi) mentre si avvista una manovra per il 2009 che dovrebbe essere di 0,4-0,6 punti (cioè 6-9 miliardi) per stare in linea con le esigenze della Ue anche considerando lo "sconto" che Bruxelles potrebbe farci per il ciclo negativo. In questo quadro dovranno essere trovare le coperture che potrebbero giungere anche da un intervento sull'Irap di banche e assicurazioni.

Proprio per verificare le risorse disponibili gli uffici tecnici stanno esaminando una serie di voci di spesa, considerate a rischio: si tratta dei piani di rientro della sanità di Lazio, Abruzzo e Calabria; del decreto sui lavori usuranti che ha allargato la platea dei beneficiari; della situazione degli enti locali per quanto attiene ai derivati; sotto la lente anche i contratti pubblici, anche alla luce del nuovo accordo che apre spazi alla cadenza triennale, e le relative risorse.

Sul tavolo di Tremonti, riferiscono le cronache, è tornato il barattolo della Cirio utilizzato ai tempi del crack. In primo piano anche il dossier Alitalia. Quasi un augurio il suo rientro a Milano su un volo della compagnia di bandiera guidata da Aristide Police.

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