Primarie a Catania e Caltanissetta, mentre a Palermo si va verso una candidatura condivisa. Il Partito democratico siciliano si prepara alla sfida delle amministrative di giugno, ma con notevoli differenze territoriali.
In particolare, a Caltanissetta sono pronti a sfidarsi domenica prossima i candidati alla Provincia l'attuale sindaco, Salvatore Messana, il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Di Dio, il vicepresidente del Consiglio provinciale, Angelo Fasullo, e l'ex diessino Fabrizio Cannizzo presidente dello Iacp. Apparentemente senza competitor la candidatura a Palermo del deputato del Pd, Franco Piro, su cui dovrebbero convergere anche le forze della sinistra radicale.
"È un buon candidato - spiega Tonino Russo, vicesegretario regionale del Pd -, un nome condiviso, e contiamo di poter affrontare così la sfida per la Provincia di Palermo. Diverso è il caso di Catania e Caltanissetta, dove invece non ci sono candidati scelti da tutta la coalizione. Evitare almeno a Palermo le primarie ci dà modo di utilizzare tutte le nostre risorse per la sfida del voto di giugno".
Una delle partite cruciali è quella di Catania, comune e provincia. "Chi ha amministrato male dovrebbe essere penalizzato - commenta Giovanni Barbagallo, deputato regionale del Pd catanese -, e quindi ci auguriamo che questo accada nella città di Catania".
Gli elettori etnei del centrosinistra dovranno scegliere sempre la prossima domenica fra Giovanni Burtone del Pd, e Saro Pettinato, di Italia dei Valori. Alla provincia invece unico candidato del centrosinistra è l'ex segretario della Cisl Totò Leotta.
Nelle restanti piazze, come Trapani ed Agrigento si lavora per una candidatura unica. Sono infatti piuttosto stretti i tempi per l'organizzazione delle primarie. Tutti i nomi e le liste vanno presentati entro il 21 maggio.
Nessun commento:
Posta un commento