Quickribbon VOX POPULI CATANIA: ASPETTANDO CATANIA-ROMA (-3)

giovedì 15 maggio 2008

ASPETTANDO CATANIA-ROMA (-3)

VIETATA ALL' INTER LA TRASFERTA

Vietata la trasferta dei tifosi interisti a Parma. La decisione è stata presa al termine della prevista riunione del comitato dell'ordine pubblico, che si è tenuta in prefettura stamattina ed è terminata da poco. Ma gli interisti non ci stanno e confermano che domenica saranno a Parma. "Sarà un'invasione assolutamente pacifica", garantiscono loro.

Il divieto segue di due giorni quello impartito ai supporter romanisti per la trasferta Catania. Questioni di "Disparità di trattamento", di "violazione della 'par condicio' tra squadre impegnate nella lotta per lo scudetto e in quella per non retrocedere, hanno indotto a doppiare il provvedimento preso nella città siciliana, nonostante la trasferta dei nerazzurri a Parma non fosse inizialmente considerata a rischio. A tutto, s'era poi aggiunta l'eventualità, prospettata dagli stessi ultras giallorossi estromessi da Catania, di una loro presenza al Tardini, a controtifare l'Inter.

Il provvedimento preso a Parma prevede, tra l'altro: chiusura del settore ospiti e destinazione dei 1.650 biglietti alle scuole di Parma e ad altri soggetti scelti dalla società Parma calcio; possibilità di acquistare al massimo due biglietti a persona a Parma e provincia; blocco dei circuiti di acquisto telematici dei tagliandi; stop alla vendita dei biglietti fissata per sabato prossimo alle 19. Le misure sono contenute in un decreto che il Prefetto della città emiliana, Paolo Scarpis, ha preso al termine della riunione del comitato di ordine pubblico, conclusasi in mattinata nella sede della prefettura, in via della Repubblica.

"Non avevo dubbi sulla correttezza dei tifosi del Parma e dell'Inter - ha confermato Scarpis - ma alla luce del divieto della Prefettura di Catania di vietare la trasferta degli ultras romanisti motivata dai precedenti fra le due squadre, e sentito il Comitato per l'ordine pubblico, ho emesso un decreto che impone la chiusura del settore ospiti ai gruppi ultrà dell'Inter e la destinazione dei posti alle scuole o alla libera vendita. In più, la segnalazione del questore di Roma sull'eventualità che tifosi romanisti potessero arrivare a Parma ha aumentato la possibilità di pericolo. In ogni caso è dovere del Prefetto evitare qualunque possibile ferita alla città. Mi auguro che domenica sia una festa di sport quale sia il risultato finale".

Ma i tifosi interisti non ne vogliono sapere. "La Nord, nel caos che regna, tiene a confermare l'unica certezza: gli interisti ci saranno!" si legge su un comunicato apparso sul sito della curva nerazzurra. Un'invasione "assolutamente pacifica2", anche se - si promette nel comunicato - "la nostra voce, dentro o fuori dallo stadio, dovrà essere un boato!".
Troppo ghiotta l'occasione - un possibile scudetto a soli 100 km da Milano - per farsi scoraggiare, è scritto in sintesi nel sito, che si fa forza della volontà manifestata dalla tifoseria attraverso centinaia di mail, quella cioè "di accogliere la squadra all'arrivo all'esterno dello stadio e, se proprio non ci sarà l'opportunità di assistere all'incontro, di attenderne l'uscita al termine dell'incontro". "Per far questo - conclude il comunicato - non c'è decreto o divieto che tenga o possa arginare questo diffuso desiderio" Il tutto, assicurano gli interisti avverrà "nel pieno rispetto della città di Parma, dei suoi ultras e di tutti i tifosi gialloblù in genere".

La polemica degli ultras interisti investe nella giornata il presidente della Lega Calcio, Antonio Matarrese, che certo non verrà accolto a braccia aperte nel caso, domenica, dovesse essere a Milano per premiare l'Inter campione d'Italia. Considerato il vero responsabile dello sbarramento del "Tardini", è oggetto di scherno e di richieste "riparatrici", come quella di spostare la finale di Coppa Italia, tra Inter e Roma. La curva nord interista "aspetta di vedere la coerenza del signor Matarrese che, dopo essersi schierato per l'equità di trattamento dei tifosi ospiti a Catania e Parma, dovrà quantomeno invocare la medesima equità per la finale di Coppa Italia dove i tifosi della Roma potranno usufruire del palese vantaggio di disputare una finale in casa in gara unica". La stessa richiesta nche sui siti frequentati dagli ultras nerazzurri.

Sul fronte della società nerazzurra, reazioni invece all'insegna del fair-play. "Dispiace che sia stata vietata la possibilità non solo ai nostri tifosi ma anche a quelli della Roma di assistere a due partite così importanti - è il commento dell'amministratore delegato dell'Inter Ernesto Paolillo. "Per il bene del calcio i tifosi di tutte le squadre devono poter andare allo stadio a vedere le partite. Non volevamo né privilegi né favori, ritenevamo che sia l'Inter che la Roma dovessero poter giocare domenica davanti ai loro tifosi e quindi questa decisione ci dispiace molto".

Intanto sono stati "quantificati" i problemi di ordine pubblico tifo-dipendenti, almeno per il 2007. Nell'anno scorso, la polizia ha arrestato 339 tifosi che si sono responsabili di violenze in occasione degli incontri di calcio. Il dato è in calo, del 16,17% rispetto al 2006. Sono in calo anche i denunciati, 911 (-22,6% rispetto al 2006), e i poliziotti feriti, (236 contro 419). Gli ultras sottoposti al Daspo, il divieto di ingresso negli stadi, erano 3563. Infine, nel 2007 sono stati monitorati complessivamente 3.126 incontri, con un impegno di oltre 136 mila poliziotti.

FONTE:REPUBBLICA.IT

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Continua a suscitare dubbi la situazione di Mascara, fuori dal campo dopo il trauma contusivo al ginocchio, rimediato nella partitella d'allenamento, mercoledì.

Per il resto, tutto il gruppo, ad eccezione di Spinesi, ha risposto presente alla chiamata del tecnico. Compreso Polito, acciaccato nei giorni scorsi. Esercizi in differenziato per fase offensiva e difensiva, alla quale sono seguite specifiche situazioni tattiche.

Presente al campo l'intera dirigenza rossazzurra. Da domani, fino a Sabato porte chiuse.

FONTE: MONDOCATANIA.COM

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