Quickribbon VOX POPULI CATANIA: aprile 2008

martedì 29 aprile 2008

LE PARTITE DELLA VOX POPULI CUP

MERCOLEDI 30 APRILE (centro sportivo USA '94)

ORE 20 NEW VAGGHIADDI-NAZIONALI SENZA FILTRO

ORE 21 VECCHIA GUARDIA-ITALIA

blog ufficiale del torneo: voxpopulicup.blogspot.com

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (6) FACCE DA PARLAMENTO

Il nuovo presidente del Senato Renato Schifani (Pdl)

Il futuro premier Silvio Berlusconi con la bionda Barbara Mannucci (Pdl)

Il discusso senatore Giuseppe Ciarripico (PDL)

Il primo deputato disabile, Ileana Argentin (PD)

Il primo deputato di colore dell'Italia repubblicana Jean Touadi (Idv) con
il leader del Pd Walter Veltroni

Il futuro ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini (PDL)

Rosy Bindi (PD) con la new entry Marianna Madia (PD)

La mora (e forse ministro) Mara Carfagna (PDL)

La bionda Michela Biancofiore (PDL)


L'inizio di ogni legislatura è come il primo giorno di scuola: non si conosce nessuno, si cerca di non fare dichiarazioni compromettenti, si elargiscono sorrisi a tutti. I tempi duri arriveranno.


L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (5)

La XVI legislatura si apre con un Parlamento meno rosa del precedente. In attesa di conoscere le opzioni di vari deputati e senatori, per ora si puo' calcolare che nelle due Camere le donne saranno complessivamente 168, con un taglio di venti unita' rispetto alla passata legislatura. In complesso, le deputate e le senatrici saranno il 17,7 % dei componenti delle due assemblee. Alla Camera, le deputate saranno in tutto 116, cioe' il 18,4%dei 630 deputati, mentre a Palazzo Madama ci saranno 52 senatrici, il 16,5% dei 315 senatori eletti.

Si trattera' di una notevole flessione rispetto alla scorsa legislatura, quando alla Camera e al Senato entrarono 188 donne, quasi il 20 % del totale(per la precisione il 19,8). La differenza tra le due legislature riguardo la presenza rosa, se il gioco delle opzioni non modifichera' il quadro, sara' di 3,3 punti percentuali. Come per la legislatura che sta per cominciare, anche nella legislatura appena conclusa la Camera era piu' femminile del Senato: le deputate erano 133 , il 21,1% del totale, mentre le senatrici erano 55, il 17,4%. Sia alla Camera che al Senato, il partito che piu' ha mantenuto l'impegno ad aumentare le quote rosa e' indubbiamente il Pd, che stacca tutti gli altri, mentre i partiti piu' maschilisti si rivelano la Lega Nord, l'Udc e l'Idv.

Da notare che le donne in Parlamento sarebbero state molte di piu' se la Sinistra Arcobaleno avesse superato la soglia di sbarramento: le liste della sinistra, infatti, erano quelle con il maggior numero di candidate.

- CAMERA: Pd: 57 su 217 (circa una su quattro); Pdl 47 su 276 (un po' piu' di una su sei); Lega Nord 10 su 60 (una su sei); Udc 1 deputata su 36; Idv 1 deputata su 29.

- SENATO: Pd 34 su 118 (quasi una su tre); Pdl 14 su 146 (unasu dieci); Idv 2 su 14 (una su sette) ; Lega Nord una sola presenza femminile su 25 senatori; Svp una senatrice su 4 senatori.

'Over' 50; più accessibile ai disabili; con un Aula senza estreme, espressione di una geografia politica di fatto rivoluzionata dal voto; con meno gruppi parlamentari; un po' meno costoso del passato. Si presenta così la XVI legislatura del Parlamento repubblicano, che da domani mattina inizia con l'elezione dei presidenti di Camera e Senato.

ETA' MEDIA OVER 50, MA OPZIONI LA ABBASSERANNO. E' di 53,35 anni (50,2 alla Camera, 56,5 al Senato) l'età media dei deputati e dei senatori, e le deputate saranno più delle senatrici. Ma alla Camera fino a domani il dato cambierà di sicuro verso il basso e verso il rosa. A Montecitorio la seduta comincerà con soli 512 deputati: mancano, infatti, le opzioni di 19 deputati eletti in più circoscrizioni che lasceranno il posto a 118 nuovi colleghi, che per la maggior parte sono più giovani e 'matricole'. Il gioco delle opzioni, determinato dalla legge elettorale proporzionale e contro cui è stato ammesso dalla Consulta un quesito referendario, è meno complicato al Senato, dove a dover optare sono solo in otto per lasciar liberi nove seggi. Quanto al genere, al momento è possibile solo una proiezione, in base alla quale le donne alla Camera dovrebbero essere circa il 22%; a Palazzo Madama, invece, le rappresentanti del gentilsesso sfioreranno il 20%.

NIENTE PIU' SINISTRA E DESTRA, CAMBIA GEOGRAFIA AULE. La scomparsa dei partiti della sinistra radicale e dell'estrema destra, che non hanno raggiunto il quorum richiesto o hanno corso con il Pdl, determina una 'rivoluzione' che si rispecchierà anche in Aula. La prima seduta sarà 'free seating' come i voli 'low cost', ma toccherà ai gruppi parlamentare dopo la loro costituzione spartirsi gli spazi per il resto della legislatura. E allora, è presumibile che il Pd occupi tutta l'ala sinistra dell'Emiciclo, compresi i seggi fino ad ora usati da Prc, Pdci e Sd, mentre Idv, Udc e Lega restino nel settore centrale e nell'ala destra si sistemi il Pdl.

DIMINUISCONO I GRUPPI, CALANO LE SPESE. La drastica riduzione dei gruppi parlamentari, (da 28 in totale a poco più di dieci, praticamente dimezzati dal voto del 13 e 14 aprile), comporterà risparmi cospicui per i bilanci del Senato e della Camera: che potrebbero arrivare, per entrambi i rami del Parlamento, a poco più di 11 milioni di euro annui.

PORTE PIU' 'APERTE' PER DEPUTATI DISABILI - Con l'arrivo alla Camera di due deputati disabili con handicap particolarmente Invalidanti (Ileana Argentin del Pd e Gianfranco Paglia del Pdl) il palazzo di Montecitorio si è attrezzato per consentire anche a chi ha problemi di mobilità di esercitare appieno il mandato parlamentare fin dalla prima seduta in Aula e fuori dell'emiciclo, con numerosi interventi per eliminare le barriere architettoniche nel palazzo: per un costo che si aggirerebbe sui 300mila euro. In particolare, sono stati allestiti una 'cabina' più larga, quattro nuovi posti nell'emiciclo dell'Aula, tanti scivoli per eliminare altrettanti dislivelli e barriere architettoniche tipiche di un palazzo storico come Montecitorio e, infine, la possibilità, per la prima volta nella storia, di avere un assistente delegato alle operazioni di voto.

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (4)

E' di 53,35 anni l'eta' media dei deputati e dei senatori della XVI legislatura, e le deputate saranno piu' delle senatrici. Ecco qualche curiosita' che emerge dalla lettura dei dati statistici disponibili.

L'ETA' MEDIA - L'eta' media dei senatori che martedi' parteciperanno alla prima seduta e' di 56,5 anni, piu' bassa dei 57,89 anni della precedente, ma piu' alta dei 56,48 anni della legislatura 2001-2006. L'eta' media dei 512 deputati proclamati ad oggi e' invece di 50,2 anni.

I PIU' GIOVANI ED I PIU' ANZIANI - La deputata piu' giovane e' la siciliana Daniela Cardinale (Pd), che ha 26 anni. Il piu 'giovane', pure lui siciliano, e' Nino Minardo (Pdl) che ha trent'anni. I piu' anziani a Montecitorio sono Mirko Tremaglia(81) e Margherita Boniver (70). A Palazzo Madama, la piu' anziana e' Rita Levi Montalcini (99anni appena compiuti), mentre il piu' giovane e' Massimo Garavaglia, che ha da poco quarant'anni.

LA DIVISIONE PER SESSO - Sui 312 senatori censiti, gli uomini sono 259 (83,01%), le donne 53 (16,99%). Alla Camera il calcolo e' ancora possibile solo a livello di proiezione: le donne dovrebbero essere circa il 22%.

LA DIVISIONE PER ETA' - Sono 77 i senatori sotto i 49 anni(62 uomini, 15 donne), 139 quelli tra i 50 e i 59 (116 uomini,23 donne), 57 i senatori quelli tra i 60 e i 69 anni (57 uomini,12 donne) e 27 gli over 70 (24 uomini, 3 donne). Alla Camera, sempre calcolando sui 512 fino ad oggi proclamati, sono cinque i deputati tra i 25 e i 29 anni (nella scorsa legislatura era solo uno), 71 tra 30 e 39 (erano 46), 172tra 40 e 49 (erano 176), 176 tra 50 e 59 (erano 250), 88 over 60(erano 157).

LE MATRICOLE - Sono 92 i senatori al primo incarico parlamentare (vale a dire quasi un terzo del totale). Quelli confermati dal voto del 13-14 aprile sono 147. Sono invece 49 i senatori provenienti dalla Camera. Fra questi Sandro Bondi, Emma Bonino, il ministro uscente Vannino Chiti, Maurizio Gasparri,Carlo Giovanardi, Giuseppe Lumia, Nicola Rossi, Francesco Rutelli e Silvio Sircana, portavoce del presidente del Consiglio uscente Romano Prodi. Anche in questo caso, e' piu' difficile il calcolo alla Camera. Le matricole a Montecitorio sono fino ad ora 225, e 287 sono i deputati rieletti.

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (3)

Renato Schifani è il secondo palermitano a sedere nel più alto scranno del Senato nell'era repubblicana. Il primo fu Giuseppe Paratore, avvocato, nato il 31 maggio 1876 e morto il 26 febbraio 1967. Fu ministro delle Poste e Telegrafi del Governo Nitti II dal 21 maggio al 15 giugno 1920 e Ministro del Tesoro del Governo Facta II dal I agosto al 31 ottobre 1922. Eletto all'Assemblea Costituente, fu Vicepresidente della Seconda Commissione per l'Esame dei Disegni di Legge dal 9 settembre 1947 al 31 gennaio 1948. Fu Presidente del Senato della Repubblica dal 26 giugno 1952 al 24 marzo 1953, durante la I Legislatura. Fu nominato senatore a vita dal Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi il 9 novembre 1957.Il 14 marzo 1966 gli fu conferita la medaglia d'oro al merito della pubblica finanza. Durate il regno altri tre siciliani furono presidenti del Senato: i palermitani Ruggero Settimo da 1861 al 1863, Pietro Tomasi Della Torretta dal 1944 al 1946 e il trapanese Vincenzo Fardella di Torrearsa dal 1870 al 1874.

FONTE: ansa.it

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (2)

Da Giovanni Gronchi a Fausto Bertinotti, sono stati dodici i presidenti della Camera dei deputati nelle quindici legislature dal 1948 in poi. Fra questi, ben cinque sono poi diventati presidenti della Repubblica (Gronchi, Leone, Pertini, Scalfaro e Napolitano), rispetto al solo Francesco Cossiga, eletto capo dello stato dopo essere stato eletto alla presidenza del Senato. La Camera vanta poi l'elezione di due presidenti donne: Irene Pivetti nella dodicesima legislatura (1992-1994), e, soprattutto, Nilde Iotti che con quasi tredici anni ininterrotti in carica, dal 1979 al 1992 (dalla ottava alla decima legislatura), è anche detentrice del record di permanenza in quella che è considerata la terza carica dello stato nel cerimoniale ufficiale della Repubblica. Le presidenze più brevi, un mese e dieci giorni, sono state invece quelle di Giovanni Leone, eletto nel 1963 ma chiamato subito dopo alla presidenza del consiglio, e di Oscar Luigi Scalfaro nel 1992, passato subito dalla presidenza della Camera al Quirinale.

Ecco l'elenco dei presidenti della Camera dal 1948 al 2006, con data di elezione, numero di voti riportati e numero degli scrutini necessari.

I legislatura
8 maggio 1948 Giovanni Gronchi 314 voti 1 scrutinio
II legislatura
25 giugno 1953 Giovanni Gronchi 273 voti 1 scrutinio
10 maggio 1955 Giovanni Leone 311 voti 1 scrutinio
III legislatura
12 giugno 1958 Giovanni Leone 320 voti 1 scrutinio
IV legislatura
16 maggio 1963 Giovanni Leone 346 voti 1 scrutinio
26 giugno 1963 Brunetto Bucciarelli Ducci 546 voti 1 scrutinio
V legislatura
5 giugno 1968 Sandro Pertini 364 voti 1 scrutinio
VI legislatura
25 maggio 1972 Sandro Pertini 519 voti 1 scrutinio
VII legislatura
5 luglio 1976 Pietro Ingrao 488 voti 1 scrutinio
VIII legislatura
20 giugno 1979 Nilde Iotti 433 voti 1 scrutinio
IX legislatura
12 luglio 1983 Nilde Iotti 480 voti 1 scrutinio
X legislatura
2 luglio 1987 Nilde Iotti 451 voti 1 scrutinio
XI legislatura
24 aprile 1992 Oscar Luigi Scalfaro 309 voti 4 scrutini
3 giugno 1992 Giorgio Napolitano 360 voti 5 scrutini
XII legislatura
16 aprile 1994 Irene Pivetti 347 voti 4 scrutini
XIII legislatura
10 maggio 1996 Luciano Violante 316 voti 4 scrutini
XIV legislatura
31 maggio 2001 Pier Ferdinando Casini 343 voti 4 scrutini
XV legislatura
29 aprile 2006 Fausto Bertinotti 337 voti 4 scrutini.

FONTE: ansa.it

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (1)

SENATO, DICIASSETTE I PRESIDENTI DAL 1948 Sono stati diciassette i senatori che hanno avuto l'onore di essere eletti a presidenti dell'assemblea di Palazzo Madama nelle prime quindici legislature della Repubblica. Il più longevo nella carica è stato Cesare Merzagora, eletto nel 1953 per la prima volta e rieletto due volte consecutive, fino a lasciare la carica nel 1967. Amintore Fanfani vanta invece il record di elezioni, per cinque volte in cinque legislature diverse. Fra le presidenze più brevi quella di Vittorino Colombo, nel 1983, eletto a camere già sciolte dopo la morte di Tommaso Morlino.

Ecco l'elenco dei presidenti del Senato dal 1948 al 2006, con data di elezione, numero di voti riportati e numero degli scrutini necessari.
I legislatura
8 maggio 1948 Ivanoe Bonomi 198 voti 1 scrutinio
28 aprile 1951 Enrico De Nicola 276 voti 1 scrutinio
26 giugno 1952 Giuseppe Paratore 194 voti 1 scrutinio
25 marzo 1953 Meuccio Ruini 169 voti 1 scrutinio
II legislatura
25 giugno 1953 Cesare Merzagora 132 voti 1 scrutinio
III legislatura
12 giugno 1958 Cesare Merzagora 155 voti 1 scrutinio
IV legislatura
16 maggio 1963 Cesare Merzagora 233 voti 1 scrutinio
8 novembre 1967 Ennio Zelioli Lanzini 145 voti 1 scrutinio
V legislatura
5 giugno 1968 Amintore Fanfani 181 voti 1 scrutinio
VI legislatura
25 maggio 1972 Amintore Fanfani 212 voti 1 scrutinio
27 giugno 1973 Giovanni Spagnolli 170 voti 1 scrutinio
VII legislatura
5 luglio 1976 Amintore Fanfani 270 voti 1 scrutinio
VIII legislatura
20 giugno 1979 Amintore Fanfani 264 voti 1 scrutinio
9 dicembre 1982 Tommaso Morlino 208 voti 1 scrutinio
12 maggio 1983 Vittorino Colombo 245 voti 1 scrutinio
IX legislatura
12 luglio 1983 Francesco Cossiga 280 voti 1 scrutinio
9 luglio 1985 Amintore Fanfani 238 voti 1 scrutinio
22 aprile 1987 Giovanni Malagodi 208 voti 3 scrutini
X legislatura
2 luglio 1987 Giovanni Spadolini 249 voti 1 scrutinio
XI legislatura
24 aprile 1992 Giovanni Spadolini 188 voti 3 scrutini
XII legislatura
16 aprile 1994 Carlo Scognamiglio 162 voti 4 scrutini
XIII legislatura
9 maggio 1996 Nicola Mancino 178 voti 2 scrutini
XIV legislatura
30 maggio 2001 Marcello Pera 178 voti 1 scrutinio
XV legislatura
29 aprile 2006 Franco Marini 165 voti 3 scrutini.

SCHIFANI NUOVO PRESIDENTE DEL SENATO

L'azzurro Renato Schifani è il diciottesimo presidente del Senato. Eletto alla prima votazione, ha ottenuto 178 voti a suo favore, quattro in più della maggioranza formata dai senatori di Pdl, Lega ed Mpa. Nel suo discorso di insediamento il nuovo primo inquilino di Palazzo Madama fa un appello alla minoranza per una "legislatura costituente" che si occupi delle riforme. Ma dal Pd, che ha annunciato una opposizione "senza sconti ma propositiva", arriva un primo stop. Per il momento, attacca il leader dei democratici, Walter Veltroni, dalla maggioranza, che ha scelto di 'incassare' tutti gli incarichi istituzionali, non sono arrivati segnali che facciano intravedere la volontà di dialogo, prima precondizione per aprire una fase costituente. Tutto secondo copione nella procedura per l'elezione di Schifani. Il pathos che vide nella scorsa legislatura Franco Marini eletto sul filo e dopo una serie di burrascose sedute, è acqua passata: Schifani incassa i 174 sì della sua maggioranza più quello del senatore a vita Francesco Cossiga e altri tre voti che esulano da quelli di Pdl, Mpa e Lega. Nella votazione si registrano 117 schede bianche e 13 voti vanno alla radicale Emma Bonino che, in mattinata, si candida alla presidenza. Tre sono quelli dei senatori radicali, gli altri dovrebbero provenire dalle file del centrosinistra, visto che i tre dell'Udc fanno sapere di essersi astenuti. Due voti vanno all'azzurro Beppe Pisanu, uno al presidente uscente Marini, e uno rispettivamente ai democratici Giuseppe Lumia, Sergio Zavoli e Paolo Rossi, all'azzurra Maria Elisabetta Alberta Casellati e ad Helga Thaler del gruppo per le Autonomie. Martedì è prevista, invece, la seduta per l'elezione dell'ufficio di presidenza con i quattro vice presidenti, i tre questori e gli otto segretari d'Aula. Dopo la proclamazione, Schifani fa un discorso istituzionale, ringrazia la capogruppo del Pd uscente, Anna Finocchiaro, cita i valori della Costituzione e invita a una "feconda stagione di riforme condivise". Il Pd, però, chiude. "Per ora - attacca Veltroni - non ci sono stati segni di una politica del dialogo, anche se noi rimaniamo disponibili. Per una legislatura dal carattere costituente ci vuole la volontà politica di chi ha vinto e per ora non si è registrata". E' mancato, infatti, il segnale che attendevano i democratici, cioé una scelta condivisa sulle presidenze dei due rami del Parlamento.

Il presidente del Senato, in un breve indirizzo di saluto all'assemblea, ha assicurato che il suo impegno prioritario lo portera' a essere ''garante di tutti''. Schifani ha rivolto alle forze politiche l'invito ad attivare tutte ''le capacita' di ascolto verso tutte le parti del Paese, anche verso le minoranze non presenti in Parlamento''.

FONTE: ansa.it

Una vita e due passioni: quella per la squadra di calcio del Palermo, e quella, più forte, per Silvio Berlusconi. «Il Cavaliere per me è come Cavour» disse una volta Renato Schifani (per ribattere alle accuse sul conflitto d'interessi ricordando che anche lo statista piemontese possedeva giornali, proprietà terriere ed altri incarichi), neo eletto presidente del Senato. Palermitano doc, il capogruppo uscente dei senatori di Forza Italia succede a Franco Marini. Il neo presidente di Palazzo Madama, classe 1950, compirà 58 anni l'11 maggio. Avvocato patrocinante in Cassazione, è sposato con la signora Franca, con cui spesso va a vedere le partite allo stadio ed è padre di due figli maschi, Roberto e Andrea.

PRESLEY E LA PESCA - Oltre al Palermo e a Berlusconi, Schifani è patito della musica di Elvis Presley e della pesca subacquea, passione che lo accomuna a Gianfranco Fini. Dalla fede democristiana il nuovo presidente del Senato è approdato nel 1995 a Forza Italia. Un anno dopo il debutto in Parlamento grazie al Cavaliere. Nel 2001 diventa capogruppo al Senato degli azzurri e viene riconfermato nel 2006.

LA BATTAGLIA DEL 41 BIS - Nel 2002 Schifani è stato protagonista della battaglia parlamentare per la stabilizzazione del 41 bis che ha trasformato il carcere duro per i mafiosi da istituto straordinario e provvisorio in misura definitiva inserita a regine nel nostro ordinamento. Schifani ha firmato anche il lodo che porta il suo nome che prevedeva l'immunità e la sospensione dei processi in corso per le cinque più alte cariche dello Stato, bocciato però dalla consulta nel gennaio 2004. Su consiglio del Cavaliere alla vigilia dell'estate del 2005 Renato Schifani decise di dare un taglio al proverbiale riporto che Corrado Guzzanti rimarcava in diverse gag. «Berlusconi è stato il deus ex forbice ma, battute a parte, da tempo avevo deciso di darci un taglio», confidò il senatore palermitano, ora presidente di Palazzo Madama, dicendo che era stancato di quella acconciatura «diventata insopportabile e richiedeva troppa manutenzione».

FONTE: corriere.it

Dal 1948 soltanto 8 presidenti del Senato hanno potuto portare a termine il loro mandato, senza doverlo interrompere a causa di crisi politiche e parlamentari. Il più longevo di essi è stato Cesare Merzagora, presidente del Senato ininterrottamente dal 1953 al 1967, cioé nella seconda, terza e quarta legislatura. Amintore Fanfani è stato più volte presidente del Senato, ma in una sola legislatura, dal 1968 al 1972, ha potuto svolgere il proprio mandato per intero. Dopo Merzagora e Fanfani, sono stati Giovanni Spadolini, Carlo Scognamiglio, Nicola Mancino, Marcello Pera e Franco Marini ha coprire l'intero arco della legislatura. In tutte le altre legislature, il presidente di palazzo MAdama è cambiato più volte. Dal 1948 al 1953 sono stati quattro i presidenti che si sono avvicendati sullo scranno più alto del Senato: Ivanoe Bonomi, Enrico De Nicola, Meuccio Ruini, Giuseppe Paratore. Nella quarta legislatura, Cesare Merzagora ha ceduto per un anno la presidenza a Ennio Zelioli Lenzini. Nella VI legislatura si sono avvicendati Amintore Fanfani e Giovanni Spagnolli. Nell'ottava legislatura hanno guidato palazzo Madama Amtinore Fanfani, Tommaso Morlino e Vittorino Colombo. Nella IX legislatura sono stati presidenti dell'assemblea di palazzo Madama, Francesco Cossiga, Amintore Fanfani e Giovanni Malagodi

FONTE: ansa.it

UNINEWS: 5 X 1000 PARTE LA CAMPAGNA DELL'ATENEO (1)



Da "GAZZETTA DEL SUD", "LA SICILIA", "GIORNALE DI SICILIA" martedi 29 aprile 2008

lunedì 28 aprile 2008

5 X 1000 ALL'UNIVERSITA' DI CATANIA: PARTE LA CAMPAGNA DELL'ATENEO


Oggi è partita la campagna per destinare il 5 per mille alla ricerca e alla creazione di fondi per borse di studio all'Università di Catania

Nei prossimi giorni verranno attivati apposite iniziative sia a livello di ateneo che di singole facoltà.

UNINEWS: RASSEGNA STAMPA (28 APRILE 2008)


Da "Il Sole 24 Ore" di lunedi 28 aprile 2008

domenica 27 aprile 2008

A CATANIA SI VOTA IL 15 E 16 GIUGNO PER COMUNALI E PROVINCIALI

GIA' SONO STATI AFFISSI I PRIMI MANIFESTI DEI CANDIDATI SIA AL CONSIGLIO COMUNALE CHE A QUELLO PROVINCIALE, MA, SOPRATTUTTO PER PALAZZO DEGLI ELEFANTI, I NOMI DEI CANDIDATI A SUCCEDERE AL NEO DEPUTATO SCAPAGNINI NON CI SONO. TANTI NOMI TRA I POSSIBILI CANDIDATI: DRAGO, MUSUMECI, CASTIGLIONE PER IL PDL... BIANCO, BURTONE PER IL PD.

sabato 26 aprile 2008

RAPPORTO CONCLUSIVO GOVERNO PRODI

Per governo che sta per nascere (frenetiche le trattative di Silvio Berlusconi per completare la propria compagine governativa) uno che è si è concluso: la seconda avventura di Romano Prodi è terminata dopo soli due anni.

da governo.it (il portale governativo italiano) il documento che analizza tutti i dispositivi realizzati dal governo di centrosinistra in questa breve legislatura.

Il Rapporto conclusivo dell'attività del Governo Prodi illustra i principali provvedimenti approvati dal Governo e dal Parlamento nel corso della legislatura appena conclusa.

Nonostante la breve durata, la legislatura ha visto l'approvazione in Consiglio dei Ministri di 177 disegni di legge e di 42 decreti legge, di cui, rispettivamente, 69 e 41 approvati in via definitiva dalle Camere.

L'attività normativa del Governo ha toccato tutti gli ambiti di quel programma sul quale l'Esecutivo ottenne il consenso dei cittadini e la fiducia delle Camere.

La prima ampia area si riferisce alle "garanzie istituzionali e diritti civili": comprende sia gli interventi di carattere istituzionale e di riforma dell'ordinamento giudiziario, sia quelli riguardanti la sicurezza interna ed esterna del Paese.

La seconda grande area riguarda lo "Sviluppo sostenibile". La sostenibilità di lungo periodo significa dare un significato concreto alla tutela dell'ambiente, ma anche condividere e sostenere un'opera di risanamento finanziario più rispettosa del futuro e delle giovani generazioni. Questo, in fondo, è il motivo per il quale è importante che gli obiettivi di risanamento siano stati centrati e che le spese pubbliche siano state riportate su un sentiero di maggiore sostenibilità finanziaria.

Il Rapporto prosegue con i provvedimenti assunti in campo sociale. Le misure spaziano dagli interventi in campo previdenziale a quelli di natura assistenziale, dalla costruzione di maggiori tutele per i lavoratori precari al contrasto al lavoro irregolare.

Da ultimo, il Rapporto si occupa della collocazione internazionale del nostro Paese e del suo ruolo nella costruzione della grande "casa" europea.

Gli obblighi internazionali, dalla missione in Afghanistan a quella in Libano vengono qui richiamati, assieme al ruolo giocato dal Paese su temi quali la moratoria sulla pena di morte.

La struttura - sulla base della quale vengono esposti i vari provvedimenti - è basata su un "riordino" del programma di Governo: l'"Albero del programma", elaborato e presentato dal Dipartimento per il programma di Governo a fine 2006.

Quella articolazione per obiettivi consente oggi di osservare da vicino quanto, e in che modo, il programma originario del Governo sia stato oggetto di attuazione.

Fonte: ministro per l'Attuazione del Programma di Governo

clicca qui per scaricare il documento


mercoledì 23 aprile 2008

SERVIZIO RECLAMI ERSU

E' ATTIVO IL SITO PER PROPOSTE, RECLAMI SU EVENTUALI DISSERVIZI DELL'ERSU

Il servizio raccoglie le segnalazioni, le proposte ed i reclami degli Studenti relative ad eventuali disservizi. L'obiettivo è garantire al meglio la trasparenza, l'efficacia e la qualità delle prestazioni erogate, oltre che tutelare lo Studente da ogni comportamento lesivo dei suoi diritti.

http://www.ersuct.it/parlaconersu/ (INDIRIZZO WEB)


CORSI DI LINGUA STRANIERA FINANZIATI DALL'ERSU

L’ERSU di Catania assegna, per l'anno accademico 2007/2008, n. 110 contributi dell’importo di Euro 1.200 finalizzati a soggiorni di studio all'estero per consentire la frequenza a corsi di lingua inglese-francese-tedesca-spagnola riservati a studenti universitari che abbiano i requisiti economici e i requisiti minimi di merito di cui all’art. 2. I corsi dovranno avere la durata di almeno tre settimane e dovranno svolgersi presso scuole riconosciute e autorizzate dal Ministero competente del paese d’appartenenza che ha come lingua ufficiale la lingua scelta dallo studente e che non è il paese di residenza abituale di quest'ultimo.

Possono partecipare alla selezione gli studenti iscritti per l’a.a. 2007/2008 presso l’Università degli Studi di Catania a corsi di laurea, di specializzazione, di dottorato di ricerca, nonché gli iscritti a corsi per l’alta formazione artistica e musicale di cui alla legge 508/99, in possesso dei requisiti previsti per l’accesso alle prestazioni per il diritto allo studio, presso l’Accademia di Belle Arti di Catania e gli Istituti musicali Bellini di Catania e Caltanissetta.

I partecipanti dovranno essere iscritti ad anno di corso successivo al primo e non oltre il 2° anno oltre la durata legale del corso medesimo. Gli iscritti a corsi di laurea specialistica biennale di nuovo ordinamento, a corsi di specializzazione e di dottorato di ricerca, potranno essere iscritti anche al primo anno.

I soggiorni di studio dovranno svolgersi non oltre il mese di giugno 2009, fatta salva la permanenza dello status giuridico di studente.


A completamento del corso, e comunque non oltre il 31 luglio 2009, gli studenti dovranno presentare il relativo attestato di frequenza e profitto rilasciato dalla scuola presso la quale si è tenuto il corso, in mancanza del quale dovranno rimborsare la quota pagata dall’ERSU. Verranno effettuati controlli sulla certificazione prodotta dagli studenti.

Gli studenti che intendono partecipare alla selezione dovranno presentare domanda, utilizzando la modulistica fornita dall’Ente (qui scaricabile), indirizzata al Presidente dell’ERSU di Catania (con firma autenticata dello studente ovvero allegando alla domanda firmata fotocopia di un documento di identità), presso lo sportello dell’Ufficio delle Attività Culturali (via Etnea 570 – Catania). Alla domanda deve essere allegato valido e aggiornato attestato ISEE con relativa Dichiarazione Sostitutiva Unica (D.lgs. 109/98). In mancanza della suddetta documentazione ISEE lo studente non verrà classificato.
Gli studenti che intendono partecipare alla selezione per i corsi di lingua di livello avanzato (ctg d dell’art. 1) dovranno allegare alla domanda anche un attestato di frequenza e profitto ad un corso di livello elementare rilasciato da idonea istituzione abilitata.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande scade improrogabilmente il 5 maggio 2008. Per le domande inviate tramite posta farà fede la data di spedizione rilevabile dal timbro postale.




UNINEWS: INCONTRO RECCA-RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI, LUNEDI 28 APRILE

Il rettore, prof. Antonino Recca, invita tutti i rappresentanti degli studenti negli organi collegiali d'Ateneo (Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Casr, Cus e Cda Ersu), i rappresentanti eletti nei consigli di Facoltà, di Corso di laurea e di Dipartimento, e i responsabili delle liste studentesche, ad intervenire ad una riunione che si terrà lunedì 28 aprile, alle 18 nell'aula magna del Palazzo centrale.

Nell'incontro si parlerà delle iniziative di sensibilizzazione che l'Ateneo intende attivare relativamente alla destinazione del 5 per 1000 sull'imponibile Irpef: fondi che l'amministrazione intende dedicare esclusivamente a interventi per il diritto allo studio (borse di studio, buoni libro, ecc.) e per il sostegno a giovani ricercatori dell'Università di Catania (assegni di ricerca, attivazione di nuovi posti di ricercatore, ecc.).


FONTE: bda.unict.it

CHE COS'E' IL 5 X 1000

Con il termine cinque per mille viene definito il meccanismo in virtù del quale il cittadino-contribuente può vincolare il 5 per mille della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria).

Dal punto di vista del cittadino, il cinque per mille rappresenta una forma di finanziamento delle organizzazioni non profit, delle Università e degli Istituti di ricerca scientifica e sanitaria che, a differenza delle donazioni, non comporta maggiori oneri, in quanto all'organizzazione prescelta (con l'indicazione del codice fiscale nella dichiarazione dei redditi) viene destinata direttamente una quota dell'IRPEF.

Dal punto di vista dello Stato rappresenta invece un provvedimento di spesa, in quanto vincola parte del gettito dell'imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal contribuente.

Oltre che come nuova forma di finanziamento del cosiddetto terzo settore, l'istituto del cinque per mille è pure considerato dalla dottrina giuridica quale esempio di sussidiarietà fiscale [2]. In virtù della previsione del cinque per mille viene difatti garantita al contribuente una sfera di sovranità nella quale egli stesso può decidere a chi destinare parte della ricchezza con cui contribuisce alle spese pubbliche (art. 53 Costituzione: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche...) al di fuori dell'usuale processo per cui è unicamente il Parlamento a decidere sulla destinazione del gettito delle imposte (sulla base del principio no taxation without representation). In tale prospettiva, l'intento del cinque per mille non è solo l'individuazione di nuove forme di sovranità, ma pure la responsabilizzazione del contribuente nell'individuazione degli enti che meritano di essere finanziati con le risorse pubbliche.

Il cinque per mille rappresenta inoltre un'applicazione pratica del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, quarto comma della Costituzione: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà).

Il cinque per mille è stato oggetto di dibattito per quanto attiene alle modalità di attuazione individuate dal legislatore, in quanto si ritiene necessario da un lato garantire l'autonomia degli enti finanziati, dall'altro lato il loro effettivo perseguimento dell'interesse generale. Il cinque per mille è stato riproposto pure nella legge finanziaria per il 2007 (commi 1234-1237 della legge 296/2006).


FONTE: wikipedia.it

venerdì 18 aprile 2008

mercoledì 16 aprile 2008

martedì 15 aprile 2008

ELEZIONI 2008 LOMBARDO NUOVO GOVERNATORE DELLA SICILIA

Raffaele Lombardo 1.792.220 65,4

Pdl - Berlusconi Presidente 33,2
MPA - Alleati per il Sud 14,2
Udc 12,3
Sicilia Forte e Libera 4,6
Democratici Autonomisti 3,9

Anna Finocchiaro 831.455 30,3

Pd - Finocchiaro Presidente 18,8
La Sinistra Arcobaleno -Rita Borsellino 4,8
Anna Finocchiaro Presidente 3,1
Italia Dei Valori 1,8

Sonia Alfano 66,429 2,4

Amici di Beppe Grillo - Sonia Alfano Presidente 1,7

Ruggero Razza 44,530 1,6

La Destra - Fiamma Tricolore 1,7

Giuseppe Bonanno Conti 0,2

Forza Nuova 0,1

ELEZIONI 2008 La composizione del parlamento


IL NUOVO PARLAMENTO (LA PRIMA SEDUTA DELLE DUE CAMERE SI TERRA' IL 29 APRILE 2008)

ELEZIONI 2008 DATI FINALI (SENATO DELLA REPUBBLICA)

Dato aggiornato alle ore 06:34 del 15/04/2008
Sezioni pervenute :Definitivo


SILVIO BERLUSCONI
IL POPOLO DELLA LIBERTA' 12.510.306 38,174 % 141
LEGA NORD 2.642.167 8,062 % 25
MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD 355.076 1,083 % 2
Totale Coalizione 15.507.549 47,320 % 168

WALTER VELTRONI
PARTITO DEMOCRATICO 11.042.325 33,695 % 116
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 1.414.118 4,315 % 14
Totale Coalizione 12.456.443 38,010 % 130

PIER FERDINANDO CASINI
UNIONE DI CENTRO 1.866.294 5,694 % 3

FAUSTO BERTINOTTI
LA SINISTRA L'ARCOBALENO 1.053.154 3,213 % -

DANIELA GARNERO SANTANCHE'
LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE 687.211 2,096 % -

ELEZIONI 2008 DATI FINALI (CAMERA DEI DEPUTATI)

Dato aggiornato alle ore 06:59 del 15/04/2008
Sezioni pervenute:Definitivo


SILVIO BERLUSCONI

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 13.628.865 37,388 % 272
LEGA NORD 3.024.522 8,297 % 60
MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD 410.487 1,126 % 8

Totale Coalizione 17.063.874 46,811 % 340

WALTER VELTRONI

PARTITO DEMOCRATICO 12.092.998 33,174 % 211
DI PIETRO ITALIA DEI VALORI 1.593.675 4,371 % 28

Totale Coalizione 13.686.673 37,546 % 239


PIER FERDINANDO CASINI
UNIONE DI CENTRO 2.050.319 5,624 % 36

FAUSTO BERTINOTTI
LA SINISTRA L'ARCOBALENO 1.124.418 3,084 % -

DANIELA GARNERO SANTANCHE'
LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE 885.229 2,428 %

lunedì 14 aprile 2008

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO)

FONTE:interno.it
Dato aggiornato alle ore 19:13 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :35.734 su 60.048


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
6.964.896
36,949 %


LEGA NORD
1.636.216
8,680 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
173.991
0,923 %


Totale Coalizione
8.775.103
46,552 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
6.529.923
34,641 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
787.093
4,175 %

Totale Coalizione
7.317.016
38,817 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 19:13 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :12.049 su 61.062



SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
2.147.383
34,357 %


LEGA NORD
582.714
9,323 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
38.968
0,623 %


Totale Coalizione
2.769.065
44,304 %



WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
2.229.400
35,669 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
259.710
4,155 %

Totale Coalizione
2.489.110
39,825 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 19:04 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :10.239 su 61.062

SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
1.784.511
34,033 %


LEGA NORD
499.557
9,527 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
33.586
0,640 %


Totale Coalizione
2.317.654
44,201 %


WALTER VELTRONI



PARTITO DEMOCRATICO
1.878.857
35,832 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
215.842
4,116 %


Totale Coalizione
2.094.699
39,948 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO)

Dato aggiornato alle ore 19:04 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :33.514 su 60.048


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
6.499.024
36,873 %


LEGA NORD
1.547.460
8,779 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
163.291
0,926 %


Totale Coalizione
8.209.775
46,580 %



WALTER VELTRONI



PARTITO DEMOCRATICO
6.109.428
34,663 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
731.633
4,151 %

Totale Coalizione
6.841.061
38,814 %

ELEZIONI 2008 L'AFFLUENZA ALLE URNE

18:55 Amato: ha votato l'80,4%
Il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha comunicato i dati relativi all'affluenza alle urne (8.099 comuni su 8.101), fa registrare una percentuale dell'80,4 sia per la Camera che per il Senato contro l'83,6% delle precedenti consultazioni. "L'affluenza è attorno all'80,4%, quindi superiore alla soglia simbolica dell'80%, ed e' mediamente inferiore di 3,5 punti rispetto alle elezioni precedenti. Le regioni nelle quali si e' votato di meno sono palesemente Liguria e Sardegna ha detto Amato nel corso di una conferenza stampa al Viminale
FONTE: repubblica.it

ELEZIONI REGIONALI SICILIA 2008: LE PRIME REAZIONI

Secondo il primo exit poll Consortium per Rai alle amministrative in Sicilia Raffaele Lombardo, candidato per la presidenza della Regione per Mpa, Pdl e Udc sarebbe tra il 49% e il 53%, mentre Anna Finocchiato, candidato per Pd, Idc e Sinistra Arcobaleno, tra il 36% e il 40%. Altri candidati avrebbero ottenuto tra il 9% e il 13%.
«Prudenza a parte, il nostro probabile successo deriva dal fatto che siamo stati capaci di far percepire di essere in grado di tutelare l’interesse della Sicilia più dei nostri concorrenti. Dobbiamo attendere gli ulteriori dati, ma credo di poter dire che si tratta di un risultato importante che salutiamo con estrema soddisfazione». Il leader del Mpa esulta. «La mafia - ha aggiunto - non si è preoccupata di votare. Si starà occupando d’altro perchè lo Stato è riuscito ad andargli addosso». Lombardo ha ricordato il ruolo dell’«imprenditoria coraggiosa» in questa battaglia. Infine, un pensiero alla sua avversaria: «Al di là di qualche intemperanza verbale, dovuta più al suo entourage, il confronto è stato corretto».
Lumia: il progetto è da riorganizzare«Sul dato nazionale il progetto del Pd sta realmente innovando la politica che ha subito quella rottura che tutti si aspettavano. Il Paese ha fatto un passo in avanti e adesso costringeremo il centrodestra a farne altri nella nostra direzione». Lo ha detto il vicepresidente della commissione nazionale Antimafia, Beppe Lumia, a Palermo, conversando coi giornalisti nella sede del comitato elettorale di Anna Finocchiaro, candidata del centrosinistra alla Presidenza della Regione. «Sul versante regionale - ha aggiunto Lumia - bisogna fare due considerazioni: il progetto di innovazione di Walter Veltroni e Anna Finocchiaro ha avuto una straordinaria traduzione. Lo stesso però non è avvenuto per le liste che hanno supportato la candidatura della Finocchiaro». Secondo Lumia, dunque, «bisogna avere il coraggio di dire che in Sicilia il progetto di Valter Veltroni deve essere meglio organizzato. L’altra riflessione - ha continuato - è che nei confronti del centrodestra il nostro riformismo deve essere più severo su un sistema di potere che non produce nulla di buono per la Sicilia».
FONTE: LA STAMPA.IT

ELEZIONI 2008 PROIEZIONI (SENATO)

18:40 Proiezioni Senato nazionale (copertura 90%)
Nuova proiezione Consortium nazionale per il Senato (copertura 90%): Pdl, Lega Nord e Mpd ottengono complessivamente il 47,1% (Pdl 40,1%, Lega 5,7%, Mpa 1,3%), Pd e Idv 37,9% (Pd 33,0%, Idv 4,9%). Udc 6,0%, Sinistra arcobaleno 3,6%, la Destra 2,3%, Ps 0,8%, Sinistra critica 0,4%
FONTE:repubblica.it

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 18:18 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :22.534 su 60.048

SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
4.187.985
36,457 %


LEGA NORD
996.088
8,671 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
99.647
0,867 %


Totale Coalizione
5.283.720
45,996 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
4.056.203
35,310 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
472.804
4,115 %


Totale Coalizione
4.529.007
39,426 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE:interno.it
Dato aggiornato alle ore 18:29 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :5.238 su 61.062

SILVIO BERLUSCONI

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
828.169
32,980 %


LEGA NORD
238.732
9,507 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
11.806
0,470 %

Totale Coalizione
1.078.707
42,958 %



WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
914.927
36,435 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
104.660
4,167 %


Totale Coalizione
1.019.587
40,603 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 18:18 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :4.028 su 61.062


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
607.855
32,753 %


LEGA NORD
167.229
9,010 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
8.713
0,469 %

Totale Coalizione
783.797
42,233 %



WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
688.317
37,088 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
77.103
4,154 %

Totale Coalizione
765.420
41,243 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO) SEGGI

18:21 Prima proiezione seggi al Senato: centrodestra 164, Pd-Idv 139
Prima proiezione (copertura 62% del campione) Consurtium con l'assegnazione dei seggi per il Senato: Pdl+Lega+Mpa 164 seggi; Pd+Idv 139; Udc 3.

fonte: repubblica.it

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE:interno.it
Dato aggiornato alle ore
18:12 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :3.326 su 61.062


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
481.519
32,411 %


LEGA NORD
138.829
9,344 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
5.818
0,391 %



Totale Coalizione
626.166
42,148 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
548.022
36,888 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
62.195
4,186 %


Totale Coalizione
610.217
41,074 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (CAMERA)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 18:00 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :2.489 su 61.062



WALTER VELTRONI



PARTITO DEMOCRATICO
406.551
37,546 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
46.971
4,337 %



Totale Coalizione
453.522
41,884 %



SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
352.527
32,557 %


LEGA NORD
96.389
8,901 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
3.466
0,320 %



Totale Coalizione
452.382
41,778 %

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO)

18:02 Proiezioni Senato Toscana (copertura 49%)
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Toscana, Pdl e Lega ottengono complessivamente il 35,7% (Pdl 33,8%, Lega 1,9%), Pd e Idv 48,2% (Pd 43,7%, Idv 4,5%), Udc 4%, SA 5,5%, La Destra 2,6%, PS 1%
18:00 Proiezioni Senato Marche
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato nelle Marche, Pdl e Lega ottengono complessivamente il 38% (Pdl 35%, Lega 3%), Pd e Idv 44,9% (Pd 39,9%, Idv 5%), Udc 5,3%, SA 4,3%, la Destra 3,4%, PS 0,8%
17:59 Proiezioni Senato Puglia
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Puglia, Pdl e Mpa ottengono copmplessivamente il 47,6% (Pdl 45,5%, Mpa 2,1%), Pd e Idv 36,5% (Pd 31,6%, Idv 4,9%), Udc 6,1%, Sinistra arcobelano 4,4%, La Destra 1,6%, PS 1%
17:57 Proiezioni Senato Veneto (copertura 76%)
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Veneto, Pdl e Lega ottengono conplessivamente il 51,6% (Pdl 29,2%, Lega 22,4%), Pd e Idv 34,4% (Pd 29,6%, Idv 4,89%), Udc 5,1%, Sinistra arcobelano 2,7%, La Destra 1,6%, PS 0,6%
17:55 Proiezioni Senato Liguria
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Liguria, Pd e Lega ottengono complessivamente il 40,9% (Pdl 34,9%, Lega 6%), Pd e Idv 45% (Pd 39,8%, Idv 5,2%). Udc 3,6%, Sinistra arcobelano 3,7%, La Destra 2%
17:53 Proiezioni Senato Sardegna
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Sardegna, Pdl e Lega Nord ottengonio il 45,1% (Pdl 44,9%, Lega 0,2%). Pd e Idv il 39,5% (Pd 34,2%, Idv 5,3%). Udc 5,4%, Sinistra arcobaleno 3,7%, La Destra 1,2%, PS 1%
17:51 Proiezioni Senato Sicilia
L'Udc entra al Senato in Sicilia con l'8,7%, secondo le proiezioni Consortium. Nella regione, Pdl e Mpa ottengono complessivamente il 51,3% (Pdl 46,5%, Mpa 4,8%), Pd e Idv il 32% (Pd 27,9%, Idv 4,1%). Sinistra arcobaleno 3%, La Destra 1,8%, PS 0,4%


fonte: repubblica.it

ELEZIONI 2008 DATI REALI (SENATO)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 17:43 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :13.189 su 60.048


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
2.325.057
35,917 %


LEGA NORD
581.876
8,988 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
49.089
0,758 %


Totale Coalizione
2.956.022
45,664 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
2.326.225
35,935 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
262.671
4,057 %


Totale Coalizione
2.588.896
39,993 %

ELEZIONI 2008: DATI REGIONALI

17:36 Proeizioni Senato nazionale
Secondo le proiezioni Consortium nazionali (copertura 44%), Pdl, Lega Nord e Mpa ottengono il 44,9% (Pdl 38,3%, Lega 5,6%, Mpa 1%), Pd e Idv 38,2% (Pd 3,3%, Idv 5,2%). Udc 5,7%, Sinistra Arcobaleno 4,8%, La Destra 2,4%, PS 0,7%, Sinistra critica 0,6%, Unione democratica consumatori 0,6%, Partito comunista dei lavoratori 0,5%
17:29 Proiezioni Lombardia
Secondo le prime proiezioni Consortium per il Senato in Lombardia, il Pdl e la Lega ottengono il 52,6% (Pdl 33,9%, Lega 18,7%), il Pd e l'Idv il 33,2% (Pd 28,2%, Idv 5%). L'Udc il 4,3%, Sinistra Arcobaleno 3,7%, La Destra 1,9%, Partito Socialista 0,7%.
17:27 Proiezioni Campania
Secondo le prime proiezioni Consortium per il Senato in Campania, Pdl e Mpa ottengono complessivamente il 46,9% (Pdl 46%, Mpa 0,9%), il Pd e l'Idv il 37,8% (Pd 31,8%, Idv 6%). L'Udc 6,4%, Sinistra Arcobaleno 3,4%, La Destra 1,3%, Partito Socialista 0,9%.
17:23 Proiezioni Abruzzo ed Emilia Romagna
Secondo le proiezioni Consortium per il Senato in Abruzzo, Pdl, Lega e Mpa ottengono complessivamente il 47,5%, Pd e Idv il 36,9%. L'udc il 5,6%, la Sinistra Arcobaleno il 3,1%, la Destra 2,8%, il Partito Socialista 1,4%. In Emilia Romagna, Pdl e Lega ottengono complessivamente il 35,1%, il Pd e l'Idv il 51,3%. L'Udc 4,5%, la Sinistra Arcobaleno 3,8%, La Destra 2,2%, il Partito Socialista 0,6%
FONTE: repubblica.it

ELEZIONI 2008: PRIMI DATI REALI (SENATO)

Dato aggiornato alle ore 17:29 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :9.589 su 60.048

SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
1.627.917
35,356 %


LEGA NORD
424.564
9,221 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
30.245
0,656 %


Totale Coalizione
2.082.726
45,234 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
1.674.467
36,367 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
186.120
4,042 %


Totale Coalizione
1.860.587
40,410 %

ELEZIONI 2008: DATI REALI (CAMERA)

Dato aggiornato alle ore 17:14 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :472 su 61.062


WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
62.493
39,060 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
7.373
4,608 %


Totale Coalizione
69.866
43,668 %



SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
51.891
32,433 %


LEGA NORD
13.672
8,545 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
300
0,187 %


Totale Coalizione
65.863
41,166 %

ELEZIONI 2008: DATI REALI (SENATO)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 17:11 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :6.095 su 60.048


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
976.580
35,096 %


LEGA NORD
253.947
9,126 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
15.392
0,553 %


Totale Coalizione
1.245.919
44,775 %



WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
1.025.415
36,851 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
113.224
4,069 %



Totale Coalizione
1.138.639
40,920 %

ELEZIONI 2008: PRIMI DATI REALI (SENATO)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 17:00 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :4.096 su 60.048


SILVIO BERLUSCONI


IL POPOLO DELLA LIBERTA'
608.779
33,713 %


LEGA NORD
171.786
9,513 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
7.873
0,435 %


Totale Coalizione
788.438
43,662 %




WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
685.488
37,961 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
74.018
4,099 %



Totale Coalizione
759.506
42,060 %

ELEZIONI 2008: PRIMI DATI REALI (CAMERA)

FONTE: interno.it
Dato aggiornato alle ore 16:55 del 14/04/2008
Sezioni pervenute :209 su 61.062



WALTER VELTRONI


PARTITO DEMOCRATICO
26.651
38,822 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
3.490
5,083 %


Totale Coalizione
30.141
43,906 %



SILVIO BERLUSCONI

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
22.395
32,622 %


LEGA NORD
6.005
8,747 %

MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SUD
26
0,037 %


Totale Coalizione
28.426

41,408 %


ELEZIONI 2008: LE PRIME PROIEZIONI

ORE 16.51
Pdl in vantaggio alla Camera e al Senato ma, secondo i primi exit poll, lo scarto tra le due coalizioni e' minimo. Con il 35% il Pd e' il primo partito, avanza sensibilmente la Lega, Udc al 5,5%, Sa al 4,5%. Da registrare anche una bipolarizzazione del voto con le due forze politiche principali al 40%, affluenza in calo rispetto a due anni fa. Secondo le rivelazioni il Pdl a Montecitorio avrebbe il 42% (Pdl 34%, Lega 7%, Mpa 1%), mentre il Pd e' intorno al 40% (Pd 35%, Idv 5%). Al Senato la coalizione del Pdl e' in vantaggio con una forchetta di consensi piu' ristretta rispetto alla prima rilevazione. Il Pdl oscillerebbe tra il 40,5% ed il 44,5%, Il Pd tra il 37,5 e il 41,5%. La Lega di Umberto Bossi vola oltre il 7% raddoppiando i consensi del 2006, cosi' come il partito di Antonio Di Pietro raddoppia i voti.

ELEZIONI 2008: EXIT POLL

ORE 15.45
Il risultato delle elezioni politiche, viste le forchette di approssimazione, resta però ancora in bilico. Soprattutto per quello che riguarda il Senato. Più nel dettaglio, alla Camera il Pdl, con Lega e Mpa, ottiene il 42% dei voti. Il Pd, con l'Idv di Di Pietro, si ferma al 40%. Il Partito democratico - sempre secondo i primissimi exit poll - è il primo partito con il 35% dei voti, poco più indietro il Pdl al 34%. L'Italia dei valori ottiene il 5%, la Lega Nord il 7%, il Movimento per l'autonomia l'1%. Per quanto riguarda gli altri partiti, la Sinistra-Arcobaleno ottiene il 4,5% e l'Unione di centro il 5,5% (entrambi dunque oltre il quorum previsto per la Camera); il Partito socialista l'1%, la Destra il 3%, gli altri partiti (sommati tra loro) il 4%.

AL SENATO - Simili i risultati per il Senato, dove però la partita si gioca regione per regione (con il quorum fissato all'8%). La coalizione di Berlusconi ottiene il 42,5% contro il 39,5% di quella guidata da Veltroni. Il Pdl è al 34,5%, la Lega al 7%, l'Mpa all'1%, il Pd al 35%, l'Idv al 4,5%. Gli altri: la Sinistra-Arcobaleno al 5%, l'Udc al 5,5%, il Partito socialista all'1%, la Destra al 2,5%. Altri partiti al 4%.

FORBICI - Molto ampie la forchette di approssimazione. Ecco i risultati del secondo exit poll del Consortium Rai diffuso dal Tg1 per la Camera. Al Senato la coalizione Pdl-Lega-Mpa tra il 40,5 e il 44,5%, quella Pd-Idv (che include Svp-Insieme per le Autonomie) tra il 37,5% e il 41,5%. Alla Camera Pdl, Lega Nord e Mpa tra il 40 e il 44%; Pd, con l’Idv, tra il 38 e il 42%. In dettaglio, il Pdl è compreso tra il 32 e il 36%, la Lega tra il 6 e l’8% e l’Mpa tra lo 0,5 e l’1,5%. Sull’altro fronte la risposta del Pd viene da una forchetta compresa tra il 33 e il 37% a cui si aggiunge l’Idv che contribuisce al totale della coalizione con un minimo del 4 ed un massimo del 6%. Tra gli altri partiti l’Udc si attesta tra il 4,5 e il 6,5%; la Sinistra Arcobaleno tra il 3,5 e il 5,5%; La Destra tra il 2 e il 4%; il Partito Socialista tra lo 0,5% e l’1,5%.

SICILIA - Diffusi anche i primi exit poll sulla Sicilia, dove si vota per le Regionali. Anna Finocchiaro, candidato del centrosinistra, è tra il 36 e il 40%; Raffaele Lombardo, candidato del centrodestra, è tra il 49% e il 53%. Altri: 9-13%.

ELEZIONI 2008: DALLE 15 PRIMI EXIT POLL

CHIUSI I SEGGI ALLE 15, SUBITO DOPO PRIMI EXIT POLL SULLE ELEZIONI POLITICHE.
IL BLOG SI AGGIORNERA' CONSTANTEMENTE PER INFORMARVI SU TUTTO QUELLO CHE RIGUARDA LE ELEZIONI POLITICHE E REGIONALI


venerdì 11 aprile 2008

ELEZIONI 2008: ALCUNI DATI STATISTICI

Elezioni politiche: sezioni e corpo elettorale a 15 giorni dal voto

Sul territorio nazionale sono 47.126.326 gli elettori per la Camera dei Deputati, 43.133.946 per il Senato, i residenti all’estero sono 2.812.422 per la Camera e 2.513.584 per il Senato

Il Viminale comunica i dati relativi al corpo elettorale sul territorio nazionale e all'estero al 15° giorno antecedente le elezioni.

Elettori sul territorio nazionale: 47.126.326 per la Camera dei Deputati (22.579.949 maschi e 24.546.377 femmine)
43.133.946 per il Senato della Repubblica (20.532.725 maschi e 22.601.221 femmine)

Le sezioni: 61.212



Elettori residenti all’estero:
2.812.422 per la Camera dei Deputati (1.479.542 maschi e 1.332.880 femmine)
2.531.584 per il Senato della Repubblica (1.333.417 maschi e 1.198.167 femmine)

Le sezioni: 1.200


CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE

Dalle ore 24 di oggi venerdì 11 aprile scatta il divieto di propaganda elettorale

Dalle ore 24 di oggi venerdì 11 aprile 2008 scatta il divieto di propaganda elettorale per permettere agli elettori la cosiddetta pausa di riflessione. Infatti, nel giorno precedente e in quello della votazione sono vietati i comizi, le riunioni di propaganda diretta o indiretta in luoghi pubblici o aperti al pubblico, nuove affissioni di stampati e altri manifesti di propaganda, come imposto dall’art. 9, comma 1, della legge n. 212/1956.
Nei giorni della votazione, è altresì vietata ogni forma di propaganda elettorale nel raggio di 200 metri dall’ingresso delle sezioni elettorali, ai sensi del secondo comma del medesimo art. 9 della legge n. 212/1956.

Nei 15 giorni precedenti la data della votazione, vige il divieto di rendere pubblici o, comunque, diffondere i risultati di sondaggi demoscopici sull'esito delle elezioni e sugli orientamenti politici e di voto degli elettori, anche se effettuati in un periodo antecedente.
I predetti sondaggi devono essere realizzati in conformità ai criteri obbligatori stabiliti dall'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. I risultati dei sondaggi realizzati al di fuori di tale periodo possono essere diffusi con le modalità indicate dalla legge (art. 8 della legge n. 28/2000).

giovedì 10 aprile 2008

I FAC SIMILE DELLE SCHEDE ELETTORALI


LOMBARDIA 1

UNINEWS: INTERVENTO DEL PROF.PANEBIANCO SU UNIVERSITA' E LAUREE FACILI


Intervento del prof. Angelo Panebianco su "Corriere della Sera Magazine" di giovedi 10 aprile 2008 sulla condizione universitaria italiana.

mercoledì 9 aprile 2008

UNINEWS: UNIVERSITA'... ADDIO CERIMONIE, LA SEDUTA DI LAUREA DURA UN MINUTO

Ognuno fa un po' come vuole, su questo non c'è discussione. Nel variegato mondo dell'autonomia universitaria ogni ateneo può legittimamente stabilire in proprio come far laureare i suoi studenti e così le soluzioni proposte in giro per l'Italia, in particolare per le triennali, sono completamente diverse tra loro. In alcuni casi, però, a lamentarsi di queste scelte sono i laureandi, che a volte hanno a disposizione pochissimo tempo per discutere la tesi, sempre che la discussione sia ancora prevista dall'ordinamento didattico.

Laureati senza discutere. In alcune università i corsi triennali si concludono senza la tradizionale discussione pubblica di fronte ad una commissione di docenti. Succede ad esempio alla Bocconi e, sempre a Milano, alla Bicocca, dove gli studenti consegnano un elaborato che poi viene valutato in separata sede dai professori. Alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari, invece, non è nemmeno obbligatorio fare la tesi: si può decidere se scriverla e discuterla oppure se sostituirla con degli esami aggiuntivi.

È probabilmente un sogno per molti universitari terrorizzati dall'idea di sostenere la classica prova finale, ma può essere anche una bella delusione per i familiari. A Pavia, dove la facoltà di Economia ha preso la stessa decisione dei due atenei milanesi, la protesta di una mamma è finita sul giornale. "Ore 15: venticinque laureandi (accompagnati da genitori, parenti e amici felici e orgogliosi dell'obbiettivo raggiunto dai propri ragazzi); ore 15.30 tutto finito!", ha scritto la signora alla Provincia Pavese. "I laureandi sono stati 'schierati' come in caserma, proclamati dottori in economia senza avere avuto il piacere di esporre e discutere la loro tesi; genitori, parenti e amici trattati come 'inutili e povere comparse' (io non sono nemmeno riuscita a vedere mio figlio e sentire la sua votazione perché purtroppo non sono brava a spingere le persone per ottenere un posto in prima fila); relatori che hanno incaricato i propri assistenti per questa 'noiosa incombenza di 30 minuti'". "Le lauree triennali da noi si svolgono così dal 2001 ed è tutto scritto nella Guida dello studente", replica il preside di Economia Carluccio Bianchi. "Capisco che la madre non fosse informata, ma il figlio... Nell'80% dei casi l'elaborato finale è una relazione sullo stage svolto in azienda dallo studente, negli altri è una breve ricerca di 20-30 cartelle che sostituisce lo stage: non è una vera tesi e per questo non viene discussa".

Relatori da record. Anche negli atenei dove alla fine del percorso triennale è prevista la discussione, spesso il tempo a disposizione dello studente è davvero minimo. In genere al candidato è dedicato un quarto d'ora, ma in molti casi questi deve riassumere il suo lavoro in sette o persino in cinque minuti, ai quali si può poi sommare un'altra manciata di minuti per rispondere ad eventuali domande.

Il risultato è che in mezza giornata molte commissioni riescono a smaltire anche quindici o più laureandi. Alla facoltà di Scienze sociali dell'Università degli studi "G. D'Annunzio" di Chieti e Pescara, il 13 marzo scorso in mattinata, davanti a una commissione sono state discusse 19 tesi in Sociologia e, nel pomeriggio, una seconda ne ha valutate altre 19. Due performance davvero notevoli, sulle quali si innesta probabilmente un vero e proprio record: tutte queste tesi avevano infatti come relatrice la stessa professoressa, che conteggiando anche le lauree triennali del giorno precedente e le specialistiche di quello successivo ha seguito, per quella sessione, un totale di 51 studenti. "Nell'ultima sessione abbiamo dovuto fronteggiare un'inattesa ondata di 180 laureandi", dice il preside Michele Cascavilla. "Per la triennale comunque si fa un lavoro di 40-50 cartelle: 10-15 minuti sono sufficienti per discuterlo. In ogni caso, è la commissione a decidere il tempo necessario. Per quanto riguarda la distribuzione delle tesi tra i docenti, sono gli studenti a scegliere la materia che più li interessa: se un professore ha abbastanza tempo e pazienza, chi gli può vietare di accettarli?".

La lunga attesa. Alcune università italiane hanno poi messo a punto delle procedure che, come effetto collaterale, spesso diluiscono la gioia per la conclusione degli studi. Non sempre, infatti, la proclamazione è nello stesso giorno della discussione. Così dopo aver affrontato la commissione bisogna aspettare, mentre i parenti, se vogliono assistere ad entrambi questi momenti, devono fare due giri all'università. A Bologna, alla facoltà di Scienze della comunicazione, il 27 marzo scorso si è svolta la cerimonia per proclamare laureati gli studenti della triennale che avevano discusso la tesi nella prima metà del mese. A Padova, alla facoltà di Ingegneria, i laureati tra l'8 gennaio e il 28 aprile di quest'anno dovranno attendere fino alla metà di maggio per far festa.

Specialistiche variabili. Per la laurea specialistica la procedura cambia, ma anche qui sono gli atenei e le singole facoltà a dettare le regole. La discussione è una prassi ed in media il tempo a disposizione del candidato è di circa 20 minuti. Questa durata però varia, talvolta in modo considerevole: ad Economia a Padova, ad esempio, tra il 7 e il 13 marzo ad ogni candidato è stata dedicata mezz'ora; alla facoltà di Psicologia 2 dell'università "La Sapienza" di Roma, invece, i laureandi sono valutati molto più rapidamente. "Di solito i lavori vengono presentati in circa dieci minuti, in qualche caso in un quarto d'ora", dice la professoressa Lucia Mannetti, che il 17 marzo scorso era presidente di una commissione che ha giudicato diciotto candidati a partire dalle 14. "Quella è stata una giornata quasi eccezionale - aggiunge - in genere si esaminano una dozzina di tesi".

La fine della tesi. Mentre i neolaureati festeggiano - e magari regalano una copia rilegata del loro sudato lavoro alla nonna e agli amici più cari -, capita poi che gli atenei trattino gli elaborati in modo discutibile. All'università di Chieti e Pescara, dove secondo alcuni rappresentanti degli studenti "in certe facoltà le discussioni durano 7-8 minuti e a volte anche meno, soprattutto per le triennali", si è verificato un episodio che non è piaciuto agli universitari. "L'anno scorso - racconta Filippo Suessli dell'associazione studentesca 360 Gradi - abbiamo scoperto moltissime tesi di laurea in un archivio sotterraneo nel Polo di Lettere: erano ammassate e gettate a terra in mezzo alla sporcizia. Dopo la pubblicazione di alcune foto sul nostro giornale la situazione si è più o meno risolta e, soprattutto, il locale è stato chiuso a chiave".

fonte: repubblica.it

ELEZIONI 2008: COME SI VOTA, CIRCOLARE DEL MINISTERO DEGLI INTERNI

COME SI VOTA... COME TRACCIARE UNA X SULLA SCHEDA E NON SBAGLIARE!!!

CLICCA QUI PER SCARICARE IL PDF

LA STORIA DI...PARTE!!!




LA STORIA DELLA RESISTENZA RISCRITTA... (SARA' POSSIBILE?, E' VERAMENTE FATTIBILE?? O MEGLIO CHE CERTI POLITICI FACCIANO IL LORO MESTIERE E GLI STORICI IL PROPRIO??)

(articoli tratti da "Repubblica" e "Il Corriere della Sera" di mercoledi 9 aprile 2008)

UNINEWS: GIURISPRUDENZA: PRIMA VOTAZIONE, NULLA DI FATTO

Fumata nera per le elezioni del Preside della Facoltà di Giurisprudenza per lo scorcio di triennio 2005/2006 - 2007-08 e per il triennio accademico 2008/09-2010/11.

Nonostante l'altissima partecipazione - hanno votato ben 94 su 95 aventi diritto - martedì pomeriggio nessuno dei due candidati - i docenti Vincenzo Di Cataldo e Mario Barcellona - ha raggiunto il quorum di 48 voti (maggioranza assoluta)richiesto nella prima votazione.

Il candidato Mario Barcellona, 63 anni, ordinario di Istituzioni di diritto privato, ha ottenuto infatti 40 preferenze, mentre Vincenzo Di Cataldo, 58 anni, ordinario di Diritto commerciale e attuale direttore della Scuola di specializzazione per le professioni legali "Antonino Galati" ha ottenuto un voto in più, 41 preferenze; 8 sono state le schede bianche, 5 quelle nulle.

La seconda tornata di votazioni, per la quale occorrerà conquistare sempre la maggioranza assoluta dei 95 aventi diritto (81 tra docenti, assistenti e ricercatori confermati, 5 rappresentanti del personale, 9 rappresentanti degli studenti) si terrà martedì prossimo, 15 aprile. Se neanche in quell'occasione dovesse essere raggiunto il quorum, l'altra votazione - sempre a maggioranza assoluta - si svolgerà il 18 aprile; in caso di ballottaggio, la data è già fissata al 22 aprile.

Subito dopo la chiusura del seggio, la commissione presieduta dal Decano della facoltà, prof. Manlio Bellomo, e composta dai docenti Giovanni Di Rosa e Roberto Pennisi, ha proceduto allo scrutinio delle schede.

Il regolamento elettorale prevede inoltre che eventuali nuove candidature possono essere presentate soltanto entro il termine ultimo delle 13 di giovedì 10 aprile (ovvero entro i due giorni lavorativi successivi alla data della prima tornata elettorale).


FONTE bda.unict.it