Quickribbon VOX POPULI CATANIA: L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (5)

martedì 29 aprile 2008

L'INIZIO DELLA XVI LEGISLATURA (5)

La XVI legislatura si apre con un Parlamento meno rosa del precedente. In attesa di conoscere le opzioni di vari deputati e senatori, per ora si puo' calcolare che nelle due Camere le donne saranno complessivamente 168, con un taglio di venti unita' rispetto alla passata legislatura. In complesso, le deputate e le senatrici saranno il 17,7 % dei componenti delle due assemblee. Alla Camera, le deputate saranno in tutto 116, cioe' il 18,4%dei 630 deputati, mentre a Palazzo Madama ci saranno 52 senatrici, il 16,5% dei 315 senatori eletti.

Si trattera' di una notevole flessione rispetto alla scorsa legislatura, quando alla Camera e al Senato entrarono 188 donne, quasi il 20 % del totale(per la precisione il 19,8). La differenza tra le due legislature riguardo la presenza rosa, se il gioco delle opzioni non modifichera' il quadro, sara' di 3,3 punti percentuali. Come per la legislatura che sta per cominciare, anche nella legislatura appena conclusa la Camera era piu' femminile del Senato: le deputate erano 133 , il 21,1% del totale, mentre le senatrici erano 55, il 17,4%. Sia alla Camera che al Senato, il partito che piu' ha mantenuto l'impegno ad aumentare le quote rosa e' indubbiamente il Pd, che stacca tutti gli altri, mentre i partiti piu' maschilisti si rivelano la Lega Nord, l'Udc e l'Idv.

Da notare che le donne in Parlamento sarebbero state molte di piu' se la Sinistra Arcobaleno avesse superato la soglia di sbarramento: le liste della sinistra, infatti, erano quelle con il maggior numero di candidate.

- CAMERA: Pd: 57 su 217 (circa una su quattro); Pdl 47 su 276 (un po' piu' di una su sei); Lega Nord 10 su 60 (una su sei); Udc 1 deputata su 36; Idv 1 deputata su 29.

- SENATO: Pd 34 su 118 (quasi una su tre); Pdl 14 su 146 (unasu dieci); Idv 2 su 14 (una su sette) ; Lega Nord una sola presenza femminile su 25 senatori; Svp una senatrice su 4 senatori.

'Over' 50; più accessibile ai disabili; con un Aula senza estreme, espressione di una geografia politica di fatto rivoluzionata dal voto; con meno gruppi parlamentari; un po' meno costoso del passato. Si presenta così la XVI legislatura del Parlamento repubblicano, che da domani mattina inizia con l'elezione dei presidenti di Camera e Senato.

ETA' MEDIA OVER 50, MA OPZIONI LA ABBASSERANNO. E' di 53,35 anni (50,2 alla Camera, 56,5 al Senato) l'età media dei deputati e dei senatori, e le deputate saranno più delle senatrici. Ma alla Camera fino a domani il dato cambierà di sicuro verso il basso e verso il rosa. A Montecitorio la seduta comincerà con soli 512 deputati: mancano, infatti, le opzioni di 19 deputati eletti in più circoscrizioni che lasceranno il posto a 118 nuovi colleghi, che per la maggior parte sono più giovani e 'matricole'. Il gioco delle opzioni, determinato dalla legge elettorale proporzionale e contro cui è stato ammesso dalla Consulta un quesito referendario, è meno complicato al Senato, dove a dover optare sono solo in otto per lasciar liberi nove seggi. Quanto al genere, al momento è possibile solo una proiezione, in base alla quale le donne alla Camera dovrebbero essere circa il 22%; a Palazzo Madama, invece, le rappresentanti del gentilsesso sfioreranno il 20%.

NIENTE PIU' SINISTRA E DESTRA, CAMBIA GEOGRAFIA AULE. La scomparsa dei partiti della sinistra radicale e dell'estrema destra, che non hanno raggiunto il quorum richiesto o hanno corso con il Pdl, determina una 'rivoluzione' che si rispecchierà anche in Aula. La prima seduta sarà 'free seating' come i voli 'low cost', ma toccherà ai gruppi parlamentare dopo la loro costituzione spartirsi gli spazi per il resto della legislatura. E allora, è presumibile che il Pd occupi tutta l'ala sinistra dell'Emiciclo, compresi i seggi fino ad ora usati da Prc, Pdci e Sd, mentre Idv, Udc e Lega restino nel settore centrale e nell'ala destra si sistemi il Pdl.

DIMINUISCONO I GRUPPI, CALANO LE SPESE. La drastica riduzione dei gruppi parlamentari, (da 28 in totale a poco più di dieci, praticamente dimezzati dal voto del 13 e 14 aprile), comporterà risparmi cospicui per i bilanci del Senato e della Camera: che potrebbero arrivare, per entrambi i rami del Parlamento, a poco più di 11 milioni di euro annui.

PORTE PIU' 'APERTE' PER DEPUTATI DISABILI - Con l'arrivo alla Camera di due deputati disabili con handicap particolarmente Invalidanti (Ileana Argentin del Pd e Gianfranco Paglia del Pdl) il palazzo di Montecitorio si è attrezzato per consentire anche a chi ha problemi di mobilità di esercitare appieno il mandato parlamentare fin dalla prima seduta in Aula e fuori dell'emiciclo, con numerosi interventi per eliminare le barriere architettoniche nel palazzo: per un costo che si aggirerebbe sui 300mila euro. In particolare, sono stati allestiti una 'cabina' più larga, quattro nuovi posti nell'emiciclo dell'Aula, tanti scivoli per eliminare altrettanti dislivelli e barriere architettoniche tipiche di un palazzo storico come Montecitorio e, infine, la possibilità, per la prima volta nella storia, di avere un assistente delegato alle operazioni di voto.

Nessun commento: