Quickribbon VOX POPULI CATANIA: ELEZIONI 08 - PIZZA RINUNCIA, SI VOTA IL 13 E IL 14 APRILE

giovedì 3 aprile 2008

ELEZIONI 08 - PIZZA RINUNCIA, SI VOTA IL 13 E IL 14 APRILE


Le notizie apparse sulle agenzie e rilanciate dagli organi di stampa sono destituite di ogni fondamento». È quanto dichiarato dal Segretario Politico della Democrazia Cristiana Giuseppe Pizza. «Nella trasmissione radiofonica di Radio 24 - si legge in una nota - ho solo dichiarato che la Democrazia Cristiana per senso di responsabilità e rispetto delle Istituzioni dello Stato potrebbe decidere di rinunciare alla legittima richiesta di rinvio del voto facendo una campagna elettorale, che in soli dieci giorni non può essere che di testimonianza. Abbiamo combattuto una battaglia per il ripristino della legalità e dello stato di diritto, per riportare lo Scudo Crociato sulle schede elettorali - conclude - e certamente avendola vinta non rinunceremo ai nostri diritti".

IL CASO - Il caso era esploso dopo la riammissione della lista di Pizza alle prossime elezioni da parte del Consiglio di Stato. Decisione che - come confermato dal ministro dell'Interno, Giuliano Amato - rischiava di provocare uno slittamento delle elezioni. In mattinata era arrivata la conferma che il Tar del Lazio si pronuncerà nel merito della questione l'8 aprile. Ma lo stesso Pizza aveva dichiarato di essere pronto a una soluzione, politica, per evitare un rinvio, chiedendo però una «ammissione di errore» da parte del Viminale.

«NO» AL RINVIO - La possibilità ventilata dal ministro Amato di un rinvio del voto non era stata accolta di buon grado né dal candidato premier del Pdl, Silvio Berlusconi, né dal leader del Pd suo avversario, Walter Veltroni. «Faccio un appello alla Dc affinché abbia senso di responsabilità e rinunci alla richiesta di avere ulteriori giorni per la campagna elettorale», aveva detto il Cavaliere. Contrario allo slittamento anche Walter Veltroni. Durante il suo tour elettorale in Sardegna il leader del Pd aveva affermato «sarebbe un colpo di immagine gravissimo per il Paese».


fonte: corriere.it


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