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mercoledì 23 aprile 2008

UNINEWS: INCONTRO RECCA-RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI, LUNEDI 28 APRILE

Il rettore, prof. Antonino Recca, invita tutti i rappresentanti degli studenti negli organi collegiali d'Ateneo (Senato accademico, Consiglio di amministrazione, Casr, Cus e Cda Ersu), i rappresentanti eletti nei consigli di Facoltà, di Corso di laurea e di Dipartimento, e i responsabili delle liste studentesche, ad intervenire ad una riunione che si terrà lunedì 28 aprile, alle 18 nell'aula magna del Palazzo centrale.

Nell'incontro si parlerà delle iniziative di sensibilizzazione che l'Ateneo intende attivare relativamente alla destinazione del 5 per 1000 sull'imponibile Irpef: fondi che l'amministrazione intende dedicare esclusivamente a interventi per il diritto allo studio (borse di studio, buoni libro, ecc.) e per il sostegno a giovani ricercatori dell'Università di Catania (assegni di ricerca, attivazione di nuovi posti di ricercatore, ecc.).


FONTE: bda.unict.it

CHE COS'E' IL 5 X 1000

Con il termine cinque per mille viene definito il meccanismo in virtù del quale il cittadino-contribuente può vincolare il 5 per mille della propria IRPEF al sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti (non profit, ricerca scientifica e sanitaria).

Dal punto di vista del cittadino, il cinque per mille rappresenta una forma di finanziamento delle organizzazioni non profit, delle Università e degli Istituti di ricerca scientifica e sanitaria che, a differenza delle donazioni, non comporta maggiori oneri, in quanto all'organizzazione prescelta (con l'indicazione del codice fiscale nella dichiarazione dei redditi) viene destinata direttamente una quota dell'IRPEF.

Dal punto di vista dello Stato rappresenta invece un provvedimento di spesa, in quanto vincola parte del gettito dell'imposta sui redditi (IRPEF) alle finalità individuate dal contribuente.

Oltre che come nuova forma di finanziamento del cosiddetto terzo settore, l'istituto del cinque per mille è pure considerato dalla dottrina giuridica quale esempio di sussidiarietà fiscale [2]. In virtù della previsione del cinque per mille viene difatti garantita al contribuente una sfera di sovranità nella quale egli stesso può decidere a chi destinare parte della ricchezza con cui contribuisce alle spese pubbliche (art. 53 Costituzione: Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche...) al di fuori dell'usuale processo per cui è unicamente il Parlamento a decidere sulla destinazione del gettito delle imposte (sulla base del principio no taxation without representation). In tale prospettiva, l'intento del cinque per mille non è solo l'individuazione di nuove forme di sovranità, ma pure la responsabilizzazione del contribuente nell'individuazione degli enti che meritano di essere finanziati con le risorse pubbliche.

Il cinque per mille rappresenta inoltre un'applicazione pratica del principio di sussidiarietà orizzontale (art. 118, quarto comma della Costituzione: Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà).

Il cinque per mille è stato oggetto di dibattito per quanto attiene alle modalità di attuazione individuate dal legislatore, in quanto si ritiene necessario da un lato garantire l'autonomia degli enti finanziati, dall'altro lato il loro effettivo perseguimento dell'interesse generale. Il cinque per mille è stato riproposto pure nella legge finanziaria per il 2007 (commi 1234-1237 della legge 296/2006).


FONTE: wikipedia.it

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