Quickribbon VOX POPULI CATANIA: ELEZIONI 08 - DUELLO TV VELTRONI-BERLUSCONI (1) COSA HA DETTO BERLUSCONI

mercoledì 2 aprile 2008

ELEZIONI 08 - DUELLO TV VELTRONI-BERLUSCONI (1) COSA HA DETTO BERLUSCONI


Partiamo dallo sfidante (ma anche del piu' accreditato secondo gli ultimi sondaggi)

SILVIO BERLUSCONI (PDL)

Un grande sacrificio, per puro spirito di servizio. Così Berlusconi racconta il senso della sua nuova missione a palazzo Chigi ospite di "Conferenza stampa", ciclo di incontri che il Tg2 ha organizzato con tutti i candidati premier. "La sinistra, pur non avendo vinto nel 2006, ha messo le mani su tutti i poteri dello Stato e sulle istituzioni, dal Quirinale alla Corte Costituzionale" replica il Cavaliere a una domanda di Stefano Folli, editorialista del Sole 24 ore, che gli aveva chiesto con quale animo sarebbe tornato al governo visto che, tanto per dirne una, "il Quirinale è le forche caudine" (Berlusconi lo ha detto a Il Tempo). "Anche per questo - dice Berlusconi - oltre la pessima eredità che ci lascia la sinistra e la difficile congiuntura economica nazionale e internazionale sarà molto difficile governare ma il grande Partito della Libertà accetta questa sfida".

Non è più l'uomo dei miracoli. E neppure quello unto dal Signore. Se proprio bisogna andare a cercare un ruolo per il Silvio Berlusconi candidato premier 2008 forse il più azzeccato sarebbe quello di "salvatore della patria", l'uomo che si sacrifica per il bene del paese e perchè glielo chiede il suo popolo per cui è "insostituibile". Quindi eccolo qua, "pronto a governare con umiltà e spirito di sacrificio".

Studio con sfondo grigio, tavolo a onda laccato di rosso perfettamente in tinta con il tailleur di Giuliana Del Bufalo che modera, Berlusconi siede solo alla sinistra della giornalista e di fronte ai quattro giornalisti scelti per stuzzicare il Cavaliere: Stefano Folli, Gianni Riotta, direttore del Tg1, Mauro Mazza, omologo al Tg2 e Marcello Sorgi, editorialista de La Stampa.

Il look. Berlusconi ha seguito i consigli di Titti Simionetto, sacerdotessa della sua immagine, e ha disatteso quelli di Barbara, la figlia. Così ha lasciato il look scamiciato con sciarpe a pois e ha optato per un fresco di lana grigio con camicia azzurra e la cravatta blu con piccola fantasia di pois di Marinella. Nei cinquanta minuti a disposizione il Cavaliere non è mai sembrato in difficoltà.

Un perfetto moderato. Tono quasi dimesso, moderato nei toni e negli annunci, grazie anche a domande non troppo incalzanti (nessuno ad esempio ha chiesto, tagli a parte, dove saranno trovate le risorse per le ricette economiche), Berlusconi è sembrato perdere il sorriso solo un paio di volte. La prima quando Giuliana Del Bufalo gli ha ricordato la battuta alla ragazza precaria e lui, serissimo, ha spiegato di "non avvertire, contrariamente a quello che fa la sinistra, la precarietà come il male assoluto della nostra gioventù". Un po' in difficoltà, anche, quando alla fine si è ritrovato 2 minuti e 40 liberi per fare "un ultimo appello". "Non sapevo di questo spazio, chi verrà dopo di me sarà avvantaggiato" ha reagito un po' storto il Cavaliere che poi ha ovviamente e agevolmente riempito di parole quei minuti. La serata, regolamentata dalla par condicio, è infatti strutturata in modo tale che subito dopo Berlusconi entrerà "in scena" il segretario del Pd Walter Veltroni che siederà sulla stessa seggiola.

L'appello per il voto utile. E' stato fin dall'inizio il tema della campagna elettorale. E lo sarà fino in fondo. Anche stasera non poteva mancare ed è arrivato quasi subito. "Ci sono solo due forze in grado di governare il paese quindi non date voti che possono indebolire il Pdl" ripete il Cavaliere che aggiunge: "Un voto non dato nel centrodestra al Pdl significa un favore fatto a Veltroni, al centrosinistra e al Pd".

Obiettivi del progetto per l'Italia. Il Cavaliere elenca le priorità dell'azione del suo governo: "Abbattere il debito pubblico visto che gettiamo via ogni anno 45-50 miliardi in più degli altri paesi in interessi passivi; eliminare la burocrazia che ci costa il 50 per cento in più di quello che costa nel resto d'Europa; combattere l'evasione fiscale". Questi sono gli impegni che "affrontiamo con dovuta preoccupazione, molta umiltà e anche un po' di ottimismo".

"Larghe intese? Avremo la maggioranza". Il Cavaliere crede di poter vincere - "lo speriamo, ci proviamo" - e crede anche che avrà "la maggioranza in Senato". "Ma questo non toglie - aggiunge - che sulla riforma dell'architettura istituzionale o su una profonda riforma dell'ordinamento giudiziario - di cui c'è veramente tanto bisogno - non sarebbe opportuno fare un accordo bipartisan con l'opposizione". E siccome "molti punti del nostro programma sono stati saccheggiati dalla sinistra, non sarebbe male che quando questi punti arriverranno in aula la sinistra aggiungesse il suo voto al nostro, come noi abbiamo fatto con il nostro voto quando pensavamo che fosse nell'interesse del Paese".


"Adeguare le pensioni, taglio dell'Ici e detassazione degli straordinari". I giornalisti - "i miei gentili domandatori" ha detto alla fine ringraziandoli - non hanno insistito troppo sui temi economici. Il Cavaliere si è soffermato sulla precarietà che non considera "l'emergenza" del paese e dei giovani e sulle pensioni: "Occorre adeguare al costo della vita quelle sotto i mille euro al mese". Tra le altre misure per i più anziani, il leader del Pdl ricorda anche quella che permette a chi "assiste un familiare non autosufficiente di andare in pensione cinque anni in anticipo". Poi i punti del programma per combattere il carovita: abolizione dell'Ici sulla prima casa e detassazione degli straordinari. "Non servono miracoli - ha allargato il sorriso e la braccia il Cavaliere - basta una ricetta che funziona in tutte le economie liberali: meno tasse sulle famiglie e sulle imprese e subito aumentano i consumi e l'economia comincia a girare di nuovo".

"Sì ad Air France solo con pari dignità". La speranza è che l'accordo con Air France "fallisca" e se ne riparli dopo il voto "con gli imprenditori italiani fieri di mantenere italiana la compagnia". In alternativa "vada per un grande gruppo che mette a frutto le sinergie e dove ogni compagnia rimane padrona delle proprie attività e delle proprie decisioni". Solo in questo caso Berlusconi approverebbe l'accordo con Air France. Un accordo basato sulla "pari dignità".

No al boicottaggio dei giochi olimpici. La domanda arriva dal direttore del Tg1 Gianni Riotta, che fare con i giochi olimpici vista la situazione in Cina e in Tibet? Il Cavaliere è contrario al boicottaggio. Ma non è Bush e neppure Sarkozy e lascia la porta aperta a scelte individuali degli atleti in dissenso: "Nessuno può imporre agli atleti una scelta", perchè in una democrazia liberale "agire secondo coscienza è un imperativo categorico". D'altra parte sarebbe un errore "tagliare i rapporti diplomatici" con la Cina e i giochi possono essere l'occasione per portare "un pò di libertà" in un Paese che ha vissuto un periodo complesso di transizione. "Governare 1,3 miliardi di cinesi non è mica facile...".

Il Pd "liberali d'accatto" e Veltroni "l'uomo dei sogni". Alla fine Berlusconi si ritrova più di due minuti per un appello finale. Non se li aspettava e dopo una breve iniziale incertezza, snocciola cosa ha fatto la Cdl in cinque anni al governo. "Noi siano i veri liberali, loro sono stati fulminati come San paolo sulla via di Damasco. Credo che dei liberali di accatto siano meno credibili di chi liberale lo è da sempre e ci crede fino in fondo. La sinistra ha messo in ginocchio il Paese e noi diciamo rialzati Italia". La sinistra di Veltroni, a cui il Cavaliere riconosce doti di "buon comunicatore", è quella "dei sogni, delle parole e delle illusioni". La cosa certa è che il film preferito del segretario del Pd è "L'uomo dei sogni".

Divieto di battute. Ma alla fine... Il Cavaliere non se l'è tenuta. Così, quando Giuliana Del Bufalo gli stacca il cronometro e si alza in segno di saluto, Berlusconi commenta: "Avanti il prossimo, sembra di essere dal dentista...". La telecamera non stacca neppure le immagini, resta lì, il Cavaliere esce da sinistra, pochi secondi e Veltroni entra da destra. C'era una volta il duello in tv.

(da repubblica.it)



Nessun commento: